. 79 CAPO Vi. Ojferuatjom fatte in Terra Ferma )&*inF:ttezja ne tempi delie copio [e pi oggi e. Er maggior chiarezza e confìrmazione, ag-giugneròoiseruazioni da me forre in Terra Ferma. Eisendo (lato condotto per medico dellacommunità deila bella Terra del Finale di Modena l’anno i669.com'ella sa, riguardeuoic per il confiderabile popolo di cinque milla anime in circa , piena di perionc ciudi, fanguigne, ed ingegnofe , attorno la quale /’correndo il Panaro, è d’ottima condizione il terreno per efsere fabbionizzo. E porta quefta terra in loco eminente al leuu del Sole, con ottimi frutti, abbondante di tutto, elontana da Valli, viene (limata d’aria perfètta. Ciò vi^ne confirmato dall’ efperienza, nel vederfì non pochi, cheoicrapadanogli anni ottanta, eifendo morti in fei anni, checifon (lato, venti dentro la medeiìma, cioè otto d'anni ottanta , due di ottanta due, vno di ottanta quattro, tre di otran-tacinque, due di ottanta fei, due di ottanta otto, vno di nouanta, & vno di nouanta cinque . Non ottante tante riguardeuoli circoftanze, in detto anno, che co-piofe furono le pioggie nella Primauera, i’ucceiTe nell* Eftateconftituzione di terzane inierminenti, quali durarono tutto L’Autuno. Furono pioggie frequenti il 70.con ecceffiui calori, dalche nacque conftituzionedi diifenterie , che auendo principiato nella mezz'citate, continuò quali tutto l’autunno. EiTendo piouuto il 71. la Primauera, cdEltate, iucceffero nel principio di quefta doppie terzane benigne, che il eftefero per tutto i’autuno . Del 7 z. copio/i (lime furo-