,18 ua la Laguna, quando retta fcoperta per il reflulTo dell' acqua al mare. Si mantenne il pefce fenza corromperà , conciofiache niente di fetore efalaua . Parea Me cotto letto, ed era falda la carne . Prouato retta con quefta efperienza , non ottante l’alito ingrato , ettere l’aria della Laguna , conleruatrice , e non dittruttrice , per eflere flato 14.ore permanente ad euaporazioni calde, fenza corromperfi quel pefce, che fi putrefa con tanta facilità, netempi temperati, non eh’eiTendol’aria calda . Deuefi argomentare, ie ciò fuccede in corpo morto di facile corruzione qual è il pefce, le di cui parti fono iftradate alla totale putredine, e che iperar deuono , gli Vomini viui coadiuuando rattiuitàdelTaria ?è manifesto, che confeguiranno tanto in quefta quanto in qualunque alcra che fi fia. SECONDA. Si ritrouaua nel fondo di queftovafo terra fabbìo-nizza, che fu Ieuata fui Fiume Brenta, e bagnata con acqua dolce, formaua la Laguna d’acqua dolce. Niente alterato s’ofleruò il pefce, ma in tutto, e per tutto vni-formeà quello del primo Vafo • Con quefta efperienza fi viene in cognizione , auer fcritto veridicamente il Baccone, falubri eflere le Paludi d‘acqua dolce. Se quefte fono tali cofi moftrando Tefperienza , egualmente falubri edere deuono le falfe per la medefima . Auendo fatto quefte efperienze due volte , nella prima il tempo era freddo per li venti fettentrionali , ondeche efpofi il pefce all’aria , e tanto l'vnocome l’altro fi feccò come il Baccalà &c. TER-