mi, con più ragione, poter deduffi il contrario. E prima, non v’hà dubbio alcuno, poter egli egregiamente conferuare, e riparare ancora il (ai vitale, che {coperte in noi Tomaio Cornelio nc! fuo terzo Progimnafma de 'vita, che in i'oftanza non è aÌtro,fe non vn alirotenuiiTi-mo del {angue, analogo divircù, e qualità al ialcom* mune noftro, per cui eiTo {angue ne vaiì iuoi mantieniì debitamente fluuido T e fenza pericolo di coagularfi, in* corrotto perfeuera . E il detto Tale di fottigliezza, e volatilità grande,e peròtiene vn continuo biiogno di cole,che alte altre parti del {angue il mantengano ftrettaméte vni-to, e che perduto, ò mancante, abbiano forza di ripararlo: e non v’hà la migliore del fai marino , perla conue-nienza, che vuole il di lui inuentore> auer egli con cflò. E perche molto nell’aria Veneta ritrouafi, douràquefta con ragione crederfì perfettiiTima, come che nata alla re-fhurazione di quel fale , che può dirfi il fondamento principale della vica , e faluce noilra . Rende più probabile quellacongietura noftraciò, che di quefto {aie la. iciòfcritto il famoio Malpighi nel Trattato iuode/W/\ pocordis; fepararfì, cioè il detto fai vitale, dall’aria ifpi-rata col mezzo de Polmoni, auendone quelli la bruttura ben à propofito,cioè glandolofa . Rifletto fecondaria-mente molti mali in noi eifer prodotti dalla ftagnazione defluuidi, e in particolare del iangue ; come le infiammazioni , tumori, oftruzioni, iuppreiiioni de meftrui, dell’Emoroidi, dell’emoragic del naio, ed altri infiniti, che col ial commune deH’aria di Venezia , pare poflono proibiriì, auendo quelli proprietà, di render fluuido il {angue; come il dimollra apertamente il dettoTomafo ’ Cornelio in quello degli animali immondi; quale volendo lenoftre Donne nel fareiianguinazzi conferuar fluui-do , con triuiale efempio, vi butranodentro del iale. Rifletto di più in terzo luogo , per il ial commune fuo -'^q T i po-