bianchezza riefcano à quelli di Venezia , parmi eiTc-re quella vn’euidenza, ricrouarfi nella di lei arìavno ¿pirico vigoroio per fermentare , e depurare li corpi dall’impurità, che feruir anche debba, e poflaalme-defimo fangue.
   Per terminare le coniìderazioni dell'acido volatile,’ eh’ efalando dall’ acqua falfa , forma il falubre atmosfera à quefta bcllifiìma Città , per vltimo conclude* rò con il grande Sant’ Agoftino , quale interpretando il paiTo della Genefi Spiritus Domini ferebatur fuper aquas ; come che quelli era nello ftedo tempo vn gran Santo , ed vn acuro Filoiofo cosi ierilTc . Per fpiritum Dei , trio, poffe inteliigi, •velSpirìtum SanEtum, <vcl<ven-tum fiìue aerem, vel •vitolem , quondam creaturam. Or cap.4. leggendoti nella Genefi , Fiat firmarnentum in medio aquarum, vedefi , come già s’èdetco, edere ftaca creata in primo luogo l’acqua falfa, quafi che il tuteo aueffe in fé fteda virtualmente , come mociua il Verula-mio, foiTe opinione di Talete , il che fù prima di lui accennato da Seneca. Aqua, oitTales, i'alentifsimum elementum e fi , hoc fuijfe primum putat , ex hoc fune- i xifie omnia. Certo è , edere di gran confequenza quel-la del mare, ftante che fi è oderuata la di lei forza-.. Primo nell’cfalacione contro la Pelle . Secondo render benigni què venti eh’efeano , e padano fopra del mare .Terzo meglio nutrirti, ed’edere più tranfpirabili què’corpi, che l’infpirano . Quarco promouere quefta eialacione acida ne fotterranei la generatone de metal- * li. Quinto deriuarne da quefta la diueriità defali. Sc-
ilo	impinguare la terra. Settimo animar i iemide Vegetabili , e piante. Ottauo dar il fapore à frutti. Nono render pura e ialubre l’aria di Terra-Ferma » alle quali prerogaciue aggiungendoli le notate nelle prou-ue delle due fudequemi propofmoni , credere potTo
                                         con
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