3¿ UotíL CAPO VI. Perdere acida Vefalatìone dell*acqua falfa, eperqueflo confiderabile. L'acqua del Mediterraneo è di gran forza contro la Pefle, I come deuonfi hauere in grande {lima què rimedi, quali fottomettendomali di gran coniequenza, liberano l’Vomo dalla morte,così ilimar fi deue di fbmm’attiuità quell’aria j che diftruggendo li femi di peruerfa corrutella, libera l’vomo dalla tirrannide della morte. Si olíerua quello nobili filmo effetto dell’aria , leggendosi! P.Kircher, quale auendo cauato vna fingolariilima of-feruatione da Profpero Alpino > racconta iuccedere in E-gitto vna fiera pelle, che immediatamente, e totalmente fuanifee al comparire deirEteiìe, ò Venti Settentrionali. Confideràqueflo graia letterato, non effere effetto di tali Venti, perche di natura freddi venghino da quelle remote parti, ma perche pattandoá trauerfo del Mediterraneo feco portino il corretiuo di così orrendo male » Già è noto à tutti, quanto fieno feconde le campagne dell’Egitto di nitro , ciò confirmando il DottiiTimo Balo-nio , che hà viaggiato in quelle parti , afíerendo etter colla il vero nitro, il che non ottante dice il detto Padre Aiirum profeElo illud, quod de pefle Egyptia Profper ÁI-■pinus narrai , ( quefli è flato vn riguardeuole medico ) cui nos in medicina bieroglypbica adftipulamur . Incipit *vt plurimM Peflis in JEgypto fub principium feptembris Nilo iam intra alueum condito, & durat vfque ad lu-nium fole Cancrum fubeunte . Et quamuis peftis fit fa-uifsima y atrocifsima , & virulenti]simi veneni , ita *vt anno 1580. quingenta bominum millia illa concidiffe , cita.