[24-1-18] Colloquio con Lord Milner 39 24 Gennaio. Orlando mi ha incaricato di preparare un memoriale da presentare a Lloyd George. Devo esporre in inglese tutta la situazione dei nostri approvvigionamenti e tutti i nostri bisogni. Lavoro tutto il giorno con Giuffrida e Attolico, ed usciamo dal mio salotto solo alle 21 per recarci a pranzo all’ambasciata. 25 Gennaio. Ieri Orlando ha parlato lungamente con Lloyd George a Downing Street. Per tutte le questioni economiche, finanziarie e di approvvigionamenti, Lloyd George ha delegato il ministro Lord Milner, membro del Comitato di guerra britannico, e Orlando ha delegato me. Lunga conferenza con Lord Milner, assistito da Beale, capo del Wheat Executive. Io sono assistito da Giuffrida, da Attolico, da Mosca. Gran signore quel Lord Milner. Alto, slanciato, elegantissimo, pare nato pel comando di una grande nazione: parla breve, chiaro, preciso, con una cadenza sempre cortese, anche nella contraddizione. È fra i pochissimi che sanno dire di no e farsi ringraziare come se dicessero di si. Si rivedono i nostri programmi. La situazione generale è gravissima. In Argentina i trasporti sono disorganizzati dagli scioperi e dai boicottaggi. Negli Stati Uniti l’immenso accumularsi degli approvvigionamenti di guerra ha congestionato le ferrovie ed i porti. Nel Canadà un freddo terribile congela i fiumi e il grano non può essere imbarcato. Ho l’idea di chiamare il capo-gabinetto della presidenza perché brandisca il corno. Andiamo a pranzo alla residenza del primo ministro, a Downing Street; è una piccola casa severa con mobili antichissimi ed oggetti storici ad ogni angolo. Quanta storia si è fatta in quelle camerette! E ne facciamo anche noi.