[30-v.ig] L'Italia, avrà Tarvisio e Sesto 613 no potuto far meglio; e comprendo che Clemenceau non ha risposto ai loro sforzi, non ha voluto incaricarsene. Andiamo assieme dai Quattro a discutere di clausole finanziarie e di riparazioni. Abbiamo ottenuto tutto quanto desideravamo circa le frontiere con l’Austria, e cioè il Brennero, la vallata di Sesto e Tarvisio. Il patto di Londra era difettoso, escludendo Sesto e Tarvisio, ed è stato corretto. Il triangolo di Assling, che l’accordo dell’altra notte (ora battezzato «patto Tardieu») assegnava all’Ttalia, è ancora riservato alla decisione delle grandi Potenze. L’Austria accetterà la loro decisione. Cosi tutte le questioni territoriali riguardanti i nostri confini con la futura Austria sono risolte, e risolte bene. — Klagenfurt sarà sottoposta al plebiscito. Noi non abbiamo più ragioni serie per ostacolare la presentazione delle proposte da fare all’Austria. Conviene fissare definitivamente quanto abbiamo ottenuto; e continuare a batterci per ottenere il resto. 30 Maggio. Alle dieci riunione della delegazione. Sono presenti Orlando, Sonnino, Imperiali, Barzilai, Crespi, Diaz. Sonnino ha letto gli appunti di Aldrovandi sulle riunioni dei Quattro tenute ieri l’altro e ieri; ne risulta che Orlando ha già fatto parecchie concessioni riguardanti le isole rispetto al cosi detto patto Tardieu. Sonnino protesta e diventa di cattivo umore. Io ho notato che Orlando ha anche accettato una modificazione sostanziale circa la compor-izione del Governo di Fiume. Mentre nel testo primitivo era stato convenuto che i cinque membri di questo Governo fossero due italiani, uno jugoslavo, un rappresentante di altra Potenza, e un fiumano, e cioè un rappresentante della città di Fiume (ossia un altro italiano), Orlando ha accettato che il fiumano