• V io* parti jò per la corruzione, che Teglia in Terra Ferma , à caufa delle i'oprabbondanri pioggie ; ritrouandofi nella iua naturale eflenza, riefee d’amico conforzio alla natura vmana , per conferirne il iangue in vna buona diateli, arta à generare fpiriti puri viuaci, attiui, e brillanti, e come aggiuftati fbrumenti dell’anima, ci fono tutte le condizioni, che fi ritrouano nel ianguigno. Riufcirà dunque per confequenzadi perfetta condizione il iangue per nutrire il corpo ; che le il viuere fano in altro non confitte, fe nonche ledere puro il medefimoin douuta quantità, conferuandofi dunque quelli dall’aria in iliaco di produrre tanti nobili effetti , come dalle addotte ragioni hà intefo, la conclufione è, reftarefondatamente prouata quella terza Propofizione, che fcrue parimente per prolongare la vita ; onde come falfa fi fcopre iem-pre più l’opinione del Santorio . Sento iuggerirmi edere in Venezia d’ogni forte di ma- li , morire della giouentù, non diuenire tutti Vecchi. Auendo preueduto quefta difficoltà, l’hò anche preue-nuta con la rifpofta dell’indubitata propofizione, am-malarfi , e morirfi d’ogni male, ed in ogni età per tutto il mondo; che obbiezione è dunque quefta ? Non baila fia di buona condizione l’aria, confidcrare conuiene fe ficoadiuua, od impedifee la di lei buona operazione, come poch'auanti hò motiuato . In fe contiene quefta gliottimi mezzi, ma fe quelli fono infruttuofi, ò fner-uando la natura col fenfualmente atterrarla, o aggra-uarla riempendo il corpo d’eferementi, à che fine incolparne l’aria? Mi può edere rapprefentato di nuouo , ederci ftaci molti, quali viifuti difordinatamente peruennero non oftante all’età decrepita . Rouerfciando quella propofta, dico, ederne morti immaturamente fenza numero, per tali mali efempj, di quello fieno morti, per li viduti re-