>75 tfp.fi rà, e reftarefenza fale, come s’oiTeruarà nell’efperien-za, dal ch’eiÌendo lontani , non dobbiamo temere tali euaporazioni ingrate- Abiente deue eiTere ogni timore, ritrouandofi di più premunito il noflro fangue d’acidi benigni volatili, fiche non poiTono eflere diftrutte lot-timeimprefiìoni nel termine di fei hore, che reflua al mare è l’acqua. E molto più abbondante d’acidi l’atmos-feraper la vicinanza del mare, che in aggiunta lemul-tiplica , di quello fianoTingrate euaporazioni, ancorché fi ritrouailero fottili, e difgiuntedagliacidi, onde per tutt’i capi non fono d’alcuna confiderazione, come la ra-gione, edefperienza ciò autenticano. Parmi mi fuggerifea , Voiìra Signoria EccellentilH-ma, quando tale è il fatto in ordine all’aria, fe vna con-fimile feneri.trouaflein terra ferma, accompagnata da efquifiti frutti, ameni colli, belle cacciaggioni, potriafi itabiiireper il Paradifo terreftre, doue formato fùilno-fìroprimo Padre. Io non voglio perfuadere alcuno noa ammalarli, e non morirfein Venezia, n’eflere inalterabile la di lei aria, aiTeriicofol, non aggrauarfi il corpo da male alcuno particolare infpirandola, non oftante ci iìanoin queftaCittà, àdiftinzione d’ogn altra, euaporazioni alquanto ingrate, e queiVè il punto eflenziale, e laconclufione. Se poi fi fentono lamenti de Gottofi, Hippocondriaci, Hidropici, Aimatici, &c. qual è mai quel felice paefe, deue non s’ofleruino di quelli mali Pur troppo alterato reftar può dal fuo flato naturaleque-fto atmosfera , perprodur a nch'eflo/concerti ; del che ne fono lacaggione certi venti -, (per quello hò per fino adeifofseruato ) moftrando però l’efperienza, che fi come li detti fono accidentali, edibrieue durata , così fo-praggiungendo li corretiui iuoi connaturali, non hanno molta eftenfione li mali caufati da fopradetti. Succedendo dunque che irà venti ordinar;, fpirì fre- quen >