54 G A P O VII. Notabilifsttna ojjeruaztone dell’anno 9 j.che autentica ogni teorica} ed’ogn* altra ofìeruazjone da me fatta per l'addietro . Oueua vfcire alla luce queilarifpoila il profilino Luglio decorio ; ma perche copiofe non tanto erano (late co* freddi le pioggie nella Primauera , quanto ch'aueuano incominciato ad’infermarfi li corpi in principio, cprogreiTo della medcilma in molte Città cofpi-cue di Lombardia , continuando l’inegualità de tempi nell’ingrello dell’Eilate, (limai proprio d’aggiungerui le offeruazioni dell’anno 93.e quello foiTe (uccello in tali tempi d'Autunnoin Venezia. Già èmanifeiliifimoàtutti, quanto ila (lato coinpaf-iìoneuole Iodato di Terra Ferma per l’eccedente copia degl’ infermi, che ie à mifura di queila, tale ftata foiTe ia mortalità , era per edere lagrimeuole . Pur troppo è riufeito funello queft'anno à non poche Città, Cailelli, Terre, &c.non ottanteiltuate inaria falubre, edendo mortein quantità perfone nonfolo d’infimo grado, mà di condizione fublime in più numero forfè di quello il doueua al poco numero delle medefime in tali luoghi. E fiata opinione vniuerfale ederiì infermati più di due terzi de corpi, il eh’ è riufeito vniforme à quegli auuiil, che hò riceuuto da diueriì Medici , ed altri foggetti di-gniiììmi di fede. Se qualcheduno iininuire vuole vn tal numero, riducendolo alla fola metà , gli fia concedo anche di più edere (lato vn iolo terzo, così che di 30. milla ne fieno (lati aggrauati dieci milla. Ne fi deue, ne fi può negare edere poi ciò fuccedoin luoghi d’aria pur-gatiffima , pochi eccettuati. Paf-