nella fuiceguente anatomia della terra della Laguna, come bene fe addati tal autorità alla Città di Venezia. Ma dato, e non concedo , checifiadifferenza, negar però non fi può accoftarfi più quefto atmosfera à quello dell*. Ifole del marefenza paludi,che à quello di Terra Ferma; e perche la detta terra della palude gode la felicità di non corromper/! non può impiantarci in quella putredine, per quanto diluuij acqua dalle nuuole . Da quello priui-Iegiopriua n’è la terra ferma in tempi tali, e quello è vn punto eiTencialiilimo, e confìderabiliilimo per fondamento e proua di quefta z. propofitione- Conuienepoi penfare, non edere edenti da malori li abitanti deH’IfoIe maritime. Se quefto Diuin Vomohà icricto de mali, à quali foggiace la mifera vmanità, hà parlato non teoricamente, ma pratticamente, per oderua • tioni fatte, fenza le quali non farebbero cotanto aggiu-itati li di lui prognoftici. A quefto fine, hò efpoftoancor io in prima faccia, non darfi luogo nel mondo, nel quale non fi generino mali, e non fi muoia, baftando-mi, eder oderuatione ienfata, accompagnata dalla ragione, &iiperienzanaicere con più facilità la putredine nella terra , ed aria di Terra Ferma, che nella marìtima, quando è aria puramente, dependente dall'acqua e terra ialla nel Tuo edere naturale . Per accidente non è adente dalla putredine Paria dependente dal falfo, come vedremo, il che non hà che fare con Pobbiezione, alla quale però rifponderò anche maggiormente. Ritornando all'acqua pura falfa , non il deue mettere in dubbio la di lei forza per refiftere alla putredine. L’ef-perienzaècerta leuareogni infezione dalle fuppelletili di quelli, che moroiio di mali ordinarj, ma che poiTono propagarci, come Tifici &c. Sottoporti non fono Ji falu-mi alle diligenze che fi praticano neLazareti, non rice-uendo quefti le impreifioni contaggiofe-, onde non so