70 exui affatim fentìent, quod obtìngere folet Veneùs melan-cholicis , dum è fuis palujlribus in fura fecedunt, O'C. Se detto aueile queiti, reftar folleuati nelle delizie della Villa qué Veneti Ippocondriaci, tali òper la deferenza ,0 per auere introdotti in fé itefli vna tal indifpofìzio-ne con difordini, od altre cagioni, negare non fi po~ trebbe vna tale verità, ritrouandofene di quefti in Venezia , dequali pure ne abbondano le Città falubri di Terra Ferma. Il punto è, ch’ebbe mira particolare di far co- ^ nofeere poco meno ch’Endemio in quefta Dominante, come più a baiTo efpreffe . Quod efi lippitudìnem Achxis ; podagram Atbenis $ elephxutiaftm Egypto fluire, & Ve-netijs melancholiam Hypocondriacam precipue vigere . Non ottante obligaco ila moftrarmi oflequiofìilìmo verfo vn così confpicuo vomo, volendo difendere la verità, non poilo à meno di non mottiuare , auere trafeu-rato quefti, di confìderare quanto era tenuto, e perii riiperto della medefìma, e per quello eraobligato verfo queita nobiliifima Città , nella quale fù tanco venerato , e con magnificenza riconofciuto. Si come io che non iono medico di quelli della di lui sfera, hò prouatocon molte ragioni, e mafficcie autorità, (nel fine hauui l’efperienza ) non efalare dall’acqua falfaeuaporazioni necrafle, ne putride, per non corromperà la medefìma, ne la di lei terra, così lo ftef-foconofcere doueua , ediftinguendo, non confondere la palude veneta falla con quella d acqua dolce , attefoche itagnante quefta, fi putrefa, e così craile e putride fono le di lei efalazioni» Se il carattere principale della melancolia è la mitezza, chi hà gli occhi così ltrauolti , ehe veda, eiTcre il < Veneto d’ingegno ottufo , fecco ed’ofeure carni, raggri-zatoil viio, arrufato nelle conuerfazioni, odiofo dell’ allegria, fenza parole, come s’oiTerua chiaggrauato fi ri-