G A P O VII. Efperienzg inuentate , concernenti a quanto è fiato fuggenti dalla ragione, aut&rita, ed ojfernazioni. Vrono fatte le qui fotto notate efperienzc in diuerfi vafi, con diuerfe terre in vn tempo ileiTo, con lo ftefs'ordine, condizione , e quantità di pefce , eh’è flato efpolto vn tempo determinato à diuerfe euaporazioni-Da quelle euaporazioni fi è comprefo , come , e con quanca facilità , e breuità di tempo, varietà di ilagioni, introdurrei! pofTa la putredine ne corpi > e come più in vn fito, che in vn altro. Sono ftate fatte , perche relli con euidenza prouata la teorica, ed autorità, e leuate le occasioni à quelle difficoltà, che fi poiTono mouere contro d'ogni teorica , quantunque armata di ragioni. Fabbricar dunque feci cinque va fi alti mezzo braccio confori nell’ellremità. Pattai per li medefimi fori da vna parte all’altra bacchettine , che foftentauano pefei de più corruttibili vno per forte delli feguenti. Molo , Sardella , Gò , Barbone , Tenca , e Louo, e con coperchio di fopra, e di fotto fuoco leggiero di lucerna, reitarono efpoili per lofpazio di z4. ore alTeua-porazioni calde. Se fi faranno tali efperienze in tempi caldi, molco prima fi putrefarà il pefce , ondeche farà neceifario ofTeruare molto prima, quale fi corrompi più facilmente. ' ESPERIENZA PRIMA. Fu pofta in quello vafo terra di canale di Venezia, c fù fempre tenuta vmida con acqua falfa, come fi ritro- ua