TERZA. In quefto fù porta terra fabbionizza congiunta à terra ialfa de Canali di Venezia , e bagnata con acqua dolce » e (alfa aflleme vnite. In breuità di tempo fi corruppe il pefce, e con fetore feparauafi la carne dallo (pino. Si comprende per quefta, quanto mal fani fieno quèfiti, doue l’acqua dolce ii congiunge con la falla, e non edere l’efalazione ingrata cagione di putredine , mentre in quefta efperienza era minore del primo Vaio. Q_ V A R T A. Aueua quefto vafo nel fondo terra fabbionizza di Brenta , fopra della quale edendo fiata prima più volte acqua dolce calda per priuarla del fale, fù mantenuta morbida con acqua dolce. Non fi preferuò, mabenfipreftiilimo fi corruppe il pefce. Da quefta fi ricaun,prima che reftarido priua la terra del fale, come fuccede , quando viene liquefatto dalla foprabbondante acqua , defeendendo quella verfo il centro della terra, priua refta la fuperficie delmedefimo. Rifcaldata pofeia la terra dal fole, oda venti Siroccali, ed Auflrali fi fa la putredine. Secondo fenzaedere immaginabilmente ingrate dette euaporazio-ni, fi putrefa il pefce, e non cofi quello del primo vaio. Quefta è vneuidenza, chemoftranon poterfi inferire, edere cagione di putredinel’ingratecuaporazioni, ch’efa-lano da Canali Scc, CL V I N T A. Fù porto in quefto terra di Canale di Venezia, lauata beni ffimo con acqua dolce calda, ondcchereftòfpogiia-radel l’ale. Fu tenuta vmida cort della dolce, eienzalc in-