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     griffirna di colore , è n’efTalano tal’hor più e meno vapori d’ingrato odore . Ho eilefo tali ccgnitioni , neceflariedafaperfidall’amico, perdouerne parlare, acciò che interrotto non retti il diicorio nello feiogliere le difficoltà, che incontrerò.
        Non farà fondato il dubbio del l'infalubrità dell’aria di Venezia fopra il di lei armosfera, perchequelli ila formato d’aliti, dependenti dall’acqua ialfa, douendos’incorr trare, e non fuggire la di loro conditone, ed actiuità, come fi è detto, e più chiaramente vedremo. Si appog-gierà dunque queita dubbietà sù que’ ingrati vapori, eh’ eialano dalla terra della Laguna, allorché {coperta reità dall’acqua, ficheframefchiandofi con lepure, pareche lordata reili per quelle.
        Si cornee indubitaciifirao non putrefarfi l’acqua fal-fa, così non auranno quelle ingrate efalationi origine d’acqua corrotta, eflendo tanto lontano dal corromper-fi, che preferua dalla corrucione li medefimi frutti, co-Bìfjnt. me noeta il dottiifimo Yem\a.mio,Ser(icintnr mala grana* ta » ^ cottoneii tìnEia paulis per in aquam marinam, aut n. 18. falfam, &paulo po[i extraEla in aere aperto ( modo fuerint in rvmbra)ftcato, Sento Soggiungermi dalla virtù di V.S.’ EcccIIentiiiìma eiTere quelli frutei prima auileri, e per coaiequenza refiftenti di fua natura alla corrutione, e douerfi notare in fecondo luogo quella conditone/ modo fncrint in •vmbray che forfifi corromperanno efpoili al Sole. Concedo tutto, il che non oilantc è inconcludente quello rifleilb.
        Conuien confiderare, cflfere li medefimi di fua natura corrutibili, ancorché di maggior durata di qualche altro frutto, & che bagnati d’acqua falfa , efpoili al Sole, fuapora l’acido-, ma perche all’ombra non viene queili obligato ad abbandonare il frùtto , infinuandofi, ed vnendofi aH’auitsro, tanto più Io rende refiilente alla -{•ir	t	corru-