rlcroua dalla vera melancolia ? Ne anche immaginabilmente in pofìtura tale s’ofleruano que’ Veneti, che per lorodifgrazia tormentati fi ritrouanoda tal male. E d'ammirare non hauere ofleruato il Santorio, eife-rcil Veneto d’ingegno acuto, carni morbide bianche rofee , allegro in faccia , affabile nelle conuerfazioni, amante ddl'allegrezze, facondo nel dire, come chiaramente retta prouato nella fua propofizione, effere di temperamento Sanguigno , che direttamente s’oppone almelancolico. Di piùaueuapur prattica quelli di Venezia, conoscere ancor doueua, quanto folle inclinata a balli più d'ogn’altra parte d’Italia. E manifeftiiiimo a tutti, che fe ottenere non può fonatori ò perche non fia permeilo a medefimi di ionare, ò perche fi ritrouino quelli impegnati, feruirfi delCiembalo per fodisfare alle proprie brame. A quall’alcra caggione attribuire li può quella vniuerfaleinclinazione, fe non aH’elTerefomma-mente viuace e brillante lo Spirito, e iangue per cagione dell'aria di buona condizione ? Dall’aria craifa e putrida, inuifehiato refta i'vnoe l’altro, refi perciò torpidi e lenti nel moto, eilinta l’inclinazione al ballo, (ouentra 1’-inercia , ionnolenza, e ritiratezza. Se vi fiano quelle deformità nel Veneto, lo dica chi hàfenoin capo. Non capiSco , come abbia trafeorfo in Scriucrc & Venetijs me-lancboliam Hypocondrtacam precipue vigere, doueua dire lat'itiam , che detto aurtbbe ¡a verità. Lolcntirii poi iolleuareil Veneto, quando partendo dalla Laguna, fi portai Villegiare, e vn fiachiiiimo argomento , perprouareelferlifamigliarepercagionedell' aria craifa vna tale indifpolizione. Seciò vero foiTe non quelli, ma tutti glivomini oppulenti, non dirò d’Italia, ma di tutto il mondo , aggrauati fi ritrouano da tirranna indiipoiizione. La maggior parte degli abitanti di quale fi fia Città, in aria pepfetcillìtna fituata, fi prò-