1 Z Non credo, che alcuno {¡a per metter in dubbio quella diuiiione, che fifa del Sale in parti acide Scalkaliche, ciòeifendo manifcllo ad ogni vero artefice d’arte diftilla-toria, che ieparare voglia lofpirito ienza l’aggiunta d’altro corpo . S’oiTerua nella diftillationc eiTalar vn fpirito acido , e reftar nel fondo della ftorra vn ammalio , dal quale fepararone ilfalfiiTo js’oiTerua poi vna materia insipida , quale vn comporto di terra ed alkalici fiifi. Non intendo di parlare di quella diftillatione, che vien fatta volgarmente, ma da curiofì, che per mero ftudio anno-tomizzano li comporti della natura » Suapora dunque tale fpirito acido dall’acqua falfa, ienza però quell'acutezza , ch'ha quello vien ertratto col fuoco. Si può diuidere dall’acqua marina con facilità ; ac-tefoche rarefatta lemplicemente l’acqua dall’aria , e Sole, eiTendo quello fpirito di propria aatura volatile , non Erettamente vnito a corpi filli, mà confufo con quelli, ed alkalici acquei volatili, s’innalza, accompagnato da medefimi. Rcrta per tale accompagoamento modificato, cioè foaucj e dolcificato , à differenza di quello vien ertratto con violenza dal fuoco : ricercandoci la grand’ attiuità di quell elemento per farli adico in quella ftrett' vnione di parti, nel diuiderle quali, rerta irrigidito dall’ acutiifime, òacidiffime parti del medefimo fuoco, che lo violentò à fcpararfi dall’alkalico terreo . Non riefee però la di lui acutezza tale, quale quella dello fpirito di vitriolo , folfore , nitro&c- refpettiuamenteà quali, può dirli dolce, come ne fà teftimonianza il gufto. Per leuar ogn'ombra di difficoltà, non ricercarci violenza,per la feparatione delloIpirico acido dall’acqua falfa,’ deuefi riflecccre , non erter Sai formale la detta acqua, ancorché da quella relli formato il medeiìmo, mà vna fola, e iemplicemillurad'acido, &c alkalicocon pórtion di terra, e tutti fluidi, à differenza di quello» che per