Quarantesimaseconda. 475 iignoreggiaffero. Da che prefero il titolo di Marchefi di Efie, allora fu meglio caratterizzata 1’ antichiffima lor Cafa. Cosi in Germania affaif-fimi de’Principi e Baroni antichi non altro Cognome portano che il pre-fo da i loro Dominj. Lo rteifo avvenne di gran copia di Nobili tanto d’Italia, che di Francia , i quali fi denominavano da i lor Feudi e Signorie: benché refti poi fcuro , fc i viventi oggidì fieno così chiamati, o perchè pofl’edevano una volta que’ Luoghi, o pure perchè erano nativi di là. In una Donazione fatta nell’Anno 1104. dalla ConteiTa Matilda al Moniftero di San Salvatore nell’Alpe di Frontone, fervono-per teftimorij molti di effi Nobili, alcuni de’quali, fe non tutti, erano Vaf-falli della medefima ConteiTa. Comes Albertus de Sablotieta è diftinto dal titolo della fua Signoria. Non fi sa bene, fe Ragimundus de Bagife (oggidì Baifo ) Ugo de Nonantula, Saffo de Bibianello, e Corvolus de Feronia-rìo ( oggidì il Frignano picciola Provincia del Modenefe ) poifedeiTero que’Luoghi, o pur foiTero di que’Luoghi, come fenza fallo erano Wì~ gelmus de Ferrarla, W'ido de Pi-fa. All’incontro non credo che.fi porta dubitare, che provénirte ii Cognome a molte antiche Famiglie Modene-fi dalle lor Signorie, come quelle di Saffuolo, di Rodeglia, di Gomola,di Ganaceto, di Savignano , di Corcano, di Varana, di Balugola, di Magre-ta, per tacer d’altre. Così la riguardevol Famiglia de Marchefi Monte-cucc&li fignoreggiava, come oggidì, così anche nel Secolo XII. nel Cartello di Montecuccolo. Onde abbia avuto origine l’infigne e chiariffi-ma Famiglia de Marchefi Rangoni parimente Modenefi, è tuttavia fcuro: giacché fon favole le recate da Francefco Sanfovino nel Libro delle il-luftri Famiglie d’Italia. A'me fembra verifimile, che ìa medefima venif-fe in Italia dalla Germania, forfè fui principio del Secolo XII. Altrove in queft’Opera ho prodotto una Carta dell’Anno 1167. in cui fi truova Dominus Girardus Rangonus Imperatoria Majefiatis per Mutirne Epifcopa-tum & Comitaium Legatus. Così al medefimo Gerardo in altra pergamena, da me rapportata nella Par. I. Gap. 30. delle Antichità Ertenfi, fu data da Guelfo Duca di Spoletì e Marchefe di Tofcana, la Corte di Ga-vaffa nell’Anno 1166. Noi troviamo nella Vita di San Meinwerco Ve-fcovo di Paderborna Tom. I. Script. Brunsvic. del Leibnizio pag. 539. Cafiellum de Rangun, non so fe nella Weftfalia, o nella* Saffonia. Serft-bia verifimile , che di là préndefle il fuo Cognome quefta nobìl Cafa. Così nel Reggiano le illuftri Famiglie dì Canoffa, di Seffo , di Fogliano, di Dallo, di Carpineio, di Palude, ora di Palù, traffero il loro Cognome da i Luoghi, dove una volta erano Signori. Rafaello Volterrano nel Lib. 22. Anthropolog. cercando l’origine della nobiliffima Cafa Colonna, dice: De ea nihil exploratum. Auclorern tarnen habeo , qui dicat eos ex Oppido Columna defcendijfi. E con ragione, effendo quella ia fua vera effrazione, e non già che abbiano prefa tal deno-