37° Dissertazione di Papa Urlano III. cieìl’Anno 1187. confermatrice di tutti i Beni e Privilegi delle facre Vergini di Santa Eufemia di Modena, noi miriamo regiilrate Dee-mas Molendini Epifcopi, quod efl in Porta Cittanovee ; 6’ Decimas, & redditus in Sorbaria; & Decimas, quas a quadraginta annis Ec-clefio veflra rationabiliter & pacìfice tcnuir. Finalmente furono le Decime trasferite una volta da’Vefcovi ne gli rteffi Secolari. Praova di quello farà la ceffione , che fa ad A^o VI. Marchefe d’Ejìe nell’Anno 1195. Ifacco Vejcovo d' Adria della Decima, quam habet in pertinenza M ardi magi , in pertinentia Rodi gii a laure S ancia Jujl nce , excepta Decima Grumpi ; & Decimam pertinentia Conchederamo j & Decimam in pertinenza Arquadce. Et in omnibus prcedi&arum Decima-rum refutationihus , a fuis Majoribus , vel ab eo infeudata exceptuavit. E ciò fece con riceverne in cambio il Cartello di Ariano. Vedefi poi l’Inve-rtitura Feudale data nello flerto Anno dal medefimo Vefcovo Ifacco del predetto Cartello al Marchefe in Argenta alla prefenza di Guglielmo Ar-civefcovo di Ravenna . Et edam inveflivit dicium Domirium A^onem de omnibus infraferiptis Decimis . In primis de tota Decima Sarcani. De medie-tate Decimai Murdimagi . Item de tota Decima Bufii, Arquadce , Gragnani, Conchederamo , Roverdecreto, & Grampi. Aggiungali l’Inveilitura di una Decima data nell’Anno 1083. da Graziano Vefcovo di Ferrara ad A Idi -gieri Giudice . Che anche nel Secolo X. precedente fi ufaffe querto mercimonio di Decime , ne fa fede una Carta dell’Arcivefcovato di Lucca, fcritta l’Anno 991. in cui Teud/cius Comes quondam Gerardi filius prende a Livello a Gerardo Epijcopo Lucer*f> var} Beni fpettanti alla Chiefa di San Giurto, Pieve Battetimale nel Luogo di Padule , infieme colle Decime delle Ville fuggette ad erta Pieve. Dal che fi viene ad intendere, perchè Geroo Propofto Reicherfpergenfe nel Libro de cormpto Ec-clefice flatu nel Tomo V. delle Mifcellanee del Baluzio fcriffe con dire: fimiliter & inter Laicos vix invemas in ordine Militari aliqucm fuis comen-tum fìipenàiis , ad Scecularem videhcet Militiam peninentibus, itaut non ha-beant Decimcts, mditice Spirituali potius quam Sceculari divina ordinatone de/ìinatas. Di quali cofe poi in molti Luoghi il pagafie una volta la Decima , fi può comprendere da una Carta Sanefe, che ci fa vedere, con qual rigore procedeilero in quello alcuni Vefcovi . Appartiene erta all’ Anno ii 18. ed è la conceffione in Livello di varie Decime, fatte da Berardo Vefcovo di Rofetle, non conofciuto dall’ Ughelli , a Rainieri Abbate di San Bartolomeo di Seflinge , Ivi fi legge , quantum debiium & red-ditum fingulis hominibus in prcediais Vtlis ìlhs , que ex Decimanone ilio-rum debiti funt reddetidum Domui & Epifcopatui nofiro Sancii Laurentii y tam labonm, quam & venduionem, & de befliis, & vituhs , & porcis , fi* pecoribus , & fu mentis , & volatilibus , feu qualibet rem , ferrum , arigentum, feu exofatn , fupraferiptis hotrùnihus de Tapafcio ufque in Bronam confuetudo fuerit