Trentesimaseconda. 89 Lf^ne Allazio . Alcuni di effi chieggono mifericordia ; altri moftrano buon colore. Finalmente per cura maiììmamente de’Poeti Fiorentini la Poefia itaiia a acquiftò rrn infigne decoro, ed è pofcia pervenuta a quel nobile (taro d’onore, che anche oggidì conferva. Rammentai l’efempio de’Sardi e Corfi , che fi fervivano della lor Lingua in ifcrivendo , e pare che prima de'gl’italiani. Nell’ Anno 1164. Barafone Giudice d’Ar-borea in Sardegna confeguì da Federigo I. Imperadore il titolo di Re , per teflimonianza del Morena , delle Croniche Pifane, e d’ altri Storici: il che fece inforgere molte guerre fra i Genovefi e i Pifani, come raccontano i Continuatori di Caffaro ne gli Annali Genovefi, Tomo VI. Rer. Ital. Vivente effo Barafone, e nell’Anno 1170. Alberto Arcivefco-vo Turritano in Sardegna concedette al Moniftero di Monte Cafino T efenzione di alcuni Cenfi . Lo Strumento efiftente nell’ Archivio del fud-detto Moniftero, e da me dato alla luce , è fcritto nella Lingua Volgare di Sardegna, la quale era un mifto d’italiana e Spagnuola . E ciò mi rimette in mente 1’ ofiervazione fatta dal Sig. Antonio Maria del Chiaro Fiorentino nella Storia della Valacchia, da lui pubblicata nell’ Anno j718- Ritiene cfla molti vocaboli Latini, colà portati da i Coloni antichi Romani, anzi contornati alla foggia della Lingua d’Italia, dicendo efli Valacchi : Ce ai fcris ? cioè che coja hai fcritto ? N’ai facuto bine , cioè non hai fatto bene. Adam Parìnte al nojìro a peccatuit, cioè Adamo Padre nojìro ha peccato. C rijìos a pajjìt pentrit peccatele nonjlre , cioè Cri-(lo ha patito per li peccati nojìrì . X^iò , che fecero i Valacchi corrompendo alla lor maniera la Lingua Latina , fi olTerva fatto anche da i S<>rdi . Un’altra filmile Carta ho io dato alla luce, tratta dal fuddetto Archivio Cafinenfe, e fatta da Gunnario Giudice Turritano in Sardegna 1’Anno 1153. in favore di Monte Cafino. Anch’effa è fcritra iti Lingua Volgare di quel paefe. Veramente ivi s’incontra il nome deli?« Barafone, figlio del medeàmo Gunnario, notizia che non s’accorda coll’ efTer egli fiato creato Re da Federigo Barbarofla nei 1 164. Ma è da fa-pere , che coloro, i quali fign reggiavano anticamente col titolo di Giudici nella Sardegna, prima che i Pifani e Genovefi vi fi ila fiero il piede, prendevano bensì il titolo di Giudici da i quattro Giudicati di quell’ Ifola, ma infieme ulàrono quello di Regi, e come Re, o Regoli, erano onorati da i Popoli, ficcome Principi Sovrani , aflbluti, e non dipendenti dalla g’urisdizione di alcuno. Vedi quanto di fopra dicemmo nella DifTertaz, y. Così gli Spagnuoli, per atteftato di Luca Tudenfe nell’ Era 961. davano il titolo di Giudice a i loro Re . Leone Oftienie nella Cronica Libro Ili. Cap. 23. e fegu. fcrive, che furono mandati Ambafciatori al Moniftero Cafinenfe ex parte Barafonis Regis Sardmicz , chiedendo Monaci per fondare un Moniftero, e che poi hi loro conceduti! una Chiefa in Sardegna, con foggiugnere appreiTo: Hunc ¿emù-