T R E N T E S ! M A Q U A RT A,’ 32,5 nedettini fi fabbricarono in Venezia, Modena, Reggio, Parma, e in altre Città . E questi fon documenti, fieno Diplomi o Strumenti di tal fatta, che ogni perfona verfata nell’Erudizione de’vecchi tempi può fcoprire, fe s’abbiano a tenere per veri, dubbiofi, o falfi. Ma altri fe ne incontrano, nell’ efame de’quali fi truova molto imbrogliata anche la Critica de i più dotti: perchè nulla vi manca per riconofcerli originali / e pure contengono qualche neo, per cui l’animo non refta pienamente quieto. Certamente non fi dee negare, che in tanta copia d’indubitati e fin-ceri Privilegj alcuno fe ne porta trovare, dove fia coifo qualche errore per poca attenzione del Cancelliere, o del fuo Aiutante, e fpezialmen-te nelle Note Cronologiche. Per querta fola cagione, purché lieve fia lo sbaglio, non s’ha da correre torto a condennare que’refti della veneranda antichità. Nell’infigne ed antichiiìimo Moniilero delle facre Vergini di Santa Maria Teodata, oggidì della Porteria, in Pavia, per umanità di quelle pufiime Monache, gran copia vidi di nobili e preziofi Privilegi, da me poi pubblicati nella preiente Opera. Ma alcuni mi fi preièntarono, che mi cagionarono qualche dubbio, perchè l’indizione non corrifpondeva a gli Anni di Crìito. Ma dopo aver più pofatamen-te ponderato il tutto, veniva io meglio afcorgere, che nulla mancando ivi de i fegni cortituenti un Originale, non iì dee molte volte dubitare delle parole, de’ fentimenti, o monumenti de gli antichi, ma bensì della noftra imperizia ed ignoranza. Imperciocché non avendo noi una piena notizia de’coftumi, delie opinioni, e della Lingua de’vecchi Secoli, noi diamo incontanente la colpa a gli Autori o Copirti, quando quella fi dee rovefciare fopra il folo nertro poco fapere. Eccone gli e- iempii. Quivi fi vede un Privilegio, da Guido Imperadore conceduto ad A-Jia, già BaddJJ'a di Santa Maria Teodota nell’ Anno 892. 0 pure 891. Mirali tuttavia pendente nel mezzo il Sigillo Imperiale di piombo col nome di Guido Augufto dall’un lato e nell’altro RENOVATIO REGNI FRANC. Due pergamene di quel Diploma ivi fi confervano di carattere cjuafi famigliarne. Mi fembrò Originale al primo afpetto l’una di effe, e la copiai. Ma offervando, che niun fegno v’era, che vi forte rtato applicato alcun Sigillo, non lapeva io, che giudizio formarne: quando eccoti icoprirfi il vero e ficuro Originale, da cui pendeva il già riferito Sigillo, pendente da una cordicella: il che fi dee avvertire, perchè non tempre gli antichi Imperadori ufarono Sigilli di cera. Truovafi un faggio di querto Diploma indio in rame nel Tom. II. Rer. hai. per cura del nobile e dotto Conte Donato Silva, che dopo di me l’ebbe in mano. Oiierviamo ora le Note Cronologiche. Data V. Kalendas Augvjli, Anno Incarnatioms Domini DCCCXCII. Regnante Donino .Widone in Lalia Anno Regni ejus IlII. Imperli Primo, Indi elione Villi. A cium Papìa ■ Qui X 2 tro-