Trentesimaterza. 10J na fcriffero, che queila da effi appellata Lombardica voce, fi formò dal Tedefco Wiren, Rotare , o IVil, Ruota , e Rande , Contorno. Giallo. Flavus, Croceus. Si fottofcrive il Menagio all’opinion del Sal-maiìo , che da Galbus , e da Galbinus color derivò queilo vocabolo . Ma Gdlbus non è divetfo da Glaucus , colore, che fembra inclinante all’Azzurro o al Verde . Però più follo è da aderire allo Scaligero feniore , che dal Tedefco Gheel originò il noilro Giallo . Effendo Gheel una delle antichillìme parole della Lingua Germanica, facilmente l’abbiamo convertita noi Italiani in Giallo ; i Franz Spagnuoli in Yald. In tutti queili Settentrionali. Giarra , Giarro , Giara . Amphora, o Vafo di vetro. Il Ferrari e il Menagio dal Greco Yalos lignificante Vetro {limarono difcefa quefta parola. Ripugnano le lettere , e troppo largo è il lignificato di Vetro . PolTo io qui folamente avvertire il Lettore, che gli Arabi hanno Giarraton , lignificante Hydriam , o Vaio di terra cotta da bere acqua . Dicono ancora Al-Giarro, per lignificar lo ileflb . Giavellotto. Teli bellici, five Jaculi fpecies . In Franzefe Javelot. Il Menagio lo deriva da Capulus, Capellus , Capellottus, Gapellottus, Gavellot-tus, Giavellotto. Che abbia che fare Caput, e Capulus de’ Latini co i Dardi e Freccie , l’avrei volentieri imparato dal Menagio. Ma di quelle tele feconda era la di lui Fantaiìa. Più per mio parere fi accoderà al vero , chi penferà non altronde nato Giavellotto , che da Clavus, Cla-vellus , e Clavdlottus . Cioè quella forta di dardi fu così nomata , perchè avea una lunga ed acuta punta , quale è ne’Chiodi , e diverfa da altri, che aveano nella punta due ali. Il Latino Cla da noi Lombardi fi muta in Ciò. Indi Giavellotto , e poi Giavellotto. Non acconfente il Menagio al Ferrari', che da Clava deduce Giavarina , altra forta d’armi. Ma forfè il Ferrari accertò . Giorno. Dies . Il Marchefe Maffei nel Lib. XI. della Verona illuilra-ta c’infegna , che la Plebe Latina ebbe in ufo Jornus, laddove le per-fone colte dicevano Dies. Ma niuno efempio recò egli di quello fuo Jornus , nato , fecondo lui, da Hornus, lignificante , eli è di queft’anno. Analogia non truovo fra queile parole. Certa è bensì 1’Etimologia indicata dall’Acarifio Italiano, e poi dal Salmafio e Menagio, cioè che Giorno fi formò dal tempus Diurnum de’Latini. Giovenale Satyr. VI. Longi relega transverfa Diurni . Così Mattino ufcì da tempo Matutino, e Verno da tempo Hyberno. Giofìra. Ludus militaris. Vedi la Differt. XXIX. Gire. Ire. Non curò quella voce ufata da i Poeti il Menagio. Pare nata dallo ileffo Ire -, ma come v’entrò il G ì Veggafi dunque, ie folle deri- in Jaulne ; gl inglefi in Yellow , e gli Regni fi llefe una volta la potenza de’