Quarantesimaseconda, 477 tur modo filii Farulfi; & efit Feudum eorum. Si oiTervi il titolo di Lambar-dus procedente da Langobardus: col qual Nome una volta erano difegna-ti i Nobili, come già notò Camillo Pellegrini, uomo di fingolar giudizio. Così nel di dietro di un’altra pergamena, fcrittn nell'Anno 880. fi legge: Habent in Feudum Lombardi de, Chetano Vallisherce. Afcoltiiì ora ciò, che ha Ricordano Malafpina nella Storia Fiorentina Cap. 34. Ancora, dfc’ egli , erano venuti ad habitare a Firenze la. [chiatta de Ftgiovanni : e, quefii furono antichi (filini e gentilffimì uomini ricchi in Firenze. Cioè Figli di Giovanni erano appellati gli uomini di quella {chiatta, da qualche Giovanni, celebre loro Antenato. Pofcia aggiugne : Di quefìa Famiglia ne ufcirono e dtfcefono più Famiglie per innanzi, ficcome furono Fighineldi, Fi• ridclfi &c. Nomi tali apprefe Giovanni Villani dal Malafpina, e gl’inferi nella Storia fua, con ricordare anch’egli i Fifanti, i Figliuoli Petri, ed altri Jìmili. Un eguale efempio iì vide ne’noilri paefi, cioè di un Manfredi, da cui difcefero le nobili Famiglie d€ Pii, Signori una volta di Carpi, de Fichi, tempo fa Duchi della Mirandola, d é" Papato ni, Fanti, Padelli, Manfredi, ed altre Linee , ora o eilinte, o prive di iò-ftanze . Tutti fi chiamavano de Figli di Manfredi. Nell’antico Regiilro del Comune di Modena fi legge la Cittadinanza di Modena, che nell’ Anno 1 179- giurarono Pilli Manfredi, videlicet Pius, PaJJ’apontus, Manfredi nus, Infans, Albertus de Bordano, Manfredinus de Pi^o ( o ila de Pico ) & Guidetus. Nelle Raccolte MSte di Pellegrino Prifciani v’ha u-na Carta dell’Anno \ 163. in cui Landolfo Abbate di San Silvefiro di No~ nantola inveiti jure honorifici Feudi Dominum Bernardinum Padellam, Do-minum Guìdonem Domìni Falfagrati, Dominum Albcrtmum & Dominum Con-fìantinum de Pedochis, Dominum Philippum & Dominum Albertinum filios Domini A ^o lini, Dominum A arsoli num & Dominum Johannem de Bonifatiis, Dominum. Manfredum & Dominum Ariverium Bellabionda, Dominum Mcit-thceum & Dominum Pdganellum de Papa^onìbus, Dominum Leonardum & Dominum Bernardinum de Piis, Dominum Nicolaum dePrendepartis*, Dominum Rainsnum , Dominum Manfredum , Dominum "Udericum & Dominum Gerardum. de Fante, de FILIIS MANFREDI, di varj Beni . Da quel vecchio Manfredi eran difcefe tutte quelle Linee, alle quali fi debbono aggiugnere-quelle ¿e Manfredi e Pichi, denominati Pi^i de Miran-dula in un’altra Carta dell’Anno 1348. Chi foiTe quell’antico Manfredi, e quando fioriile, potrebbe dircelo un Diploma di Carlo Magno dell’ Anno 808. paflato dalla Mirandola nell’Archivio Eftenfe, nel quale ef-fo Augufto dice di rimandare in Italia fra gli altri Langobardi Manfredum de Civitate Regia, con ordinare, che fia rimeiìb in poiTeffo di tutti i fuoi Beni. Concorrono molti fegni per far credere lincerò quello Documento; ma dicendofi dato nell 'Anno XXXVIII. del Regno d’Italia, quando correva i’ Anno XXXIV. e .la fottigtiezza della membrana, di» verfa