Dissertazione dia intitolata Eccerinis, che ti legge ilampata . Se foiTa rapprefentata in Teatro, noi Tappiamo. Maniteíla cofa è bensì, che nel Secolo XV. da gl’ingegni Italiani ü cominciò a rimettere in piede l’Arte Comica e Tragica , e che poi ti aggiunfe la Muiìca alla Tragedia : dei che hanno trattato parecchi Eruditi. Del reito nel Secolo XIII. e XIV. fi truo-va una fpecie di Spettacoli , chiamati Rapprefenta^ioni, coniìilenti' nell’ imitazione di qualche vera, o verifimiie, e per lo più facra azione. Se in profa, o in verfi, noi so dire. Nella Cronica del Friuli di Giuliano Canonico di Cividale , da me data alla luce , fi dice latta nell’ Anno 1298. Reprcvfentat 10 Ludi Chrifti, vid elicei Paffioms^ Refurnclionìs , Afcenfionis, Adverttus Spintus Sancii , & Adventus Chrifti ad Judicium , in Curia Domini Patriarchi hononfice & laudabiliterper Cleritm . Parimente nell’Anno 1 304. facla fuit per Clerum , five per Capitulum Cividatenfe Repnfentatio de creinone primorum Parentum; deinde de A nnutitiatione Beati Virginis , de Parca , P-iffione &c. Et presitela facla fuerunt folemmter in Curia Domini Patriarchi , con gran concorfo di Popolo , e de i Nobili circonvicini . Ma un facto funeibffimo vien raccontato da Giovanni Villani Lib. VIH. Cap. 70. accaduto in Firenze nell’Anno 1304. Corr.e die’ egli , per antico aveano per co fiume quelli di Borgo San Priano di fare più- nuovi e diverfi Giuochi, fi mandarono un bando per la Terra , che chi voleffe fapere novelle àeW altro Mondo,. doveffe effe re il dì di Calen di Maggio injul Pome alla Carraia, e 3’ intorno ali Arno. Et ordinarono in Arno fopra barche e navicelle palchi -, e fecionvi la fimiglian^a e figura dell' Inferno con fuochi, & altre pene e manorii , con uomini contrafaui a De-monia , orribili a vedere-, & altri, i quali aveano figura d’ anime ignude (. era ben barbarico e cattivo il guilo di quella gente ) e mettevangli in que'diverfi tormenti con grandijjim e grida , e fi rida', e tempefie : la quale parea odioja cofa,, e fpaventevole a udire e vedere . E per lo nuovo Giuoco vi trafjono a vedere molti Cittadini. E' l Pome alla Carraia, il quale eia allora di legname da pila a pda , fi caricò jì di gente , che rovinò in p;ù parti, e cadde colla gente , che v era fufo. Onde molía gente vi morio, & annegò in Arno , e molti fe ne guafiarono la perfona , ficchè il Giuoco da beffe tornò a vero &c. Se di tutti 1 Secoli aveffimo Storici , Poeti , ed altri Scrittori, probabilmente troveremmo, che a niun tempo mancarono Spettacoli, per recare diletto al Popolo, e fpezialmente per cavar di boria il danaro a chi vi concorreva. Ma abballanza di quello . Ci reila anche un po’di viaggio. Fra gli Spettacoli de’ ncfiri Maggiori, tuttavia ritenuto in Roma, Firenze, Bologna , e in altre Città d’Italia lì dee riferire il Corjo de Cavalli. Quanto ti ■ compiaceffero di Giuoco ule didiverfe fpecie 1 Greci e Romani antichi, (blamente noi sa, chi è affatto foreiliere nel pae-fe dell’Erudizione. Da gran tempo fcaduto, fu da gl' Italiani rimeilo in