TRENTESIMAQU'ARTA. 531 laiTero deli’ Anno ab Incarnatone, pure in fatti cominciavano taluni di ef-iì 1’ Anno o dalla Natività del Signore, ovvero dalla Circoncifioae. Da ciò vien prodotto non lieve imbroglio nell’efame delle antiche Carte. Altre vi fono, confidenti in copia, dove s’incontrano più dubbj, cagionati talora dall’imperizia del Copida . S’ha in cali tali a camminar con Prudenza, per non condennare oltre alle veramente falfe anche le vere. Nè convien edere così rigido, che per ogni lieve cagione fi venga a fentenza contraria . Ho dato alla luce un Diploma dì Guido Re d’ Italia, che nell’Anno 889. dona un’Itola alla Chiefa di San Nicomede. Eiìde il medeiìmo nell’ intigne Archivio de’ Canonici di Parma con que-ita Data: Vili. Kalendas Maji, Anno Incarnationis Domrà DCCCLXXX-VIIII. Anno li. Regnante Domno ÌVitone Rege in Italia, Indizione Vili. Aclum Placentice. Qui va congiunta V Indiclione Vili. Coll’Aprile dell’ Anno 889. Ma in quell’Anno e Mete correva l’Indizione VII. Qui pare che non poda aver luogo nè l’Anno Pilano , nè il Fiorentino, nè il vario ufo delle Indizioni. Ma s’ ha egli perciò a rigettare fenza miferi-cordia alcuna quedo Documento ? Penfo io, che più todo s’abbia a rigettar la colpa fullo Scrittore , o ad altre cagioni, per le quali non cef-iano di edere legittimi gli antichi Diplomi, che in tutto il redo tali com-parifcono . Al Iudeguente Anno 890. appartiene un Privilegio di Berengario I. Re d’Italia, elidente nell’Archivio del Capitolo de’Canonici di Reggio, e contenente la Donazione di una Corte fatta a Giovanni Prete. La Data è queda : ìli. Nonas Novembris, Anno Incarnationis Domini DCCC. & XC. Anno vero Domni Bere rigarti gloriojijjimi Regis I. Indiclione VII. Aclum Verona. Se alcun Diploma modrò legni di bella iìncerità, certamente io li trovai in quedo, e maffimamente perchè ivi tuttavia tì conferva il Sigillo di cera intero , che rapprefenta un Giovane colle parole BERENGARÌVS REX : il che è da notare. Il Mireo nel Codice delle Donazioni pie rapporta il Tellamento di Everardo Conte , che fu Padre di Berengario, con crederlo fatto nell'Anno 837. Se tal fentenza fode vera, noi avremmo all >ra nato Berengario, ficcome ivi nominato. Ma Adriano Valeiìo riprovò con ragione ne’ Prolegomeni al Panegirico del medetìmo Berengario l’opinione di chi il fece sì vecchio, inoltrando che quel Ted^mento s’ha da riferire all’ Anno 867. E’da ftu-pire, che il Foppens nell’ edizione Seconda dell’ Opera del Mireo non profittale della giuda cenfura del Valefio, la quale vien confermata dal fuddetto Sigillo, rapprefentante Berengario di età giovanile. Sicché concorre qui la Storia a farci credere originale edo Diploma, dato in Verona, perchè tuttavia egli regnava in quella Città contro gli sforzi del Re Guido. Ma quelle Note non van d’accordo colla Cronologia. Nell’ Anno 890. correva X Indizione VIII. e forfè la IX. cominciata in Settembre. Nè quello era V Anno Primo di Berengario, ma bensì il Ttnp.