Trentesimaterza. 287 M’increfce di rapportar l’Etimologia de! Menagio, tratta dal Greco Motos in quella forma: Motos, Mota, Moiafìus, Mo tafia , Tafia. Che differenza fra i fogni, e fomiglianti Etimologie? Non è di miglior calibra quella d?l Ferrari, il quale ltima nato Taita a Taxilli fimilit udine. Amo io meglio di confeiTare qui la mia ignoranza. Tuttavia vo’quì avvertire, che venne meno l’erudizion fua al Salmafio, allorché nelle Note a Vopifco nella Vita di Aureliano, fc riffe : Pannos fuìffe fafcias & zonas, quibus ve [les ornabantur, con aggiugnere : Vegetìus Lemnifcos & Pannos indiferenter pro eaàem re ufurpat. Lib. 111. Cap. 18. cioè Artis Veterin. Ecco le parole di Vegezio: Contra incìfuras quatuor foraminìbus cautere per-tunde-, & Pannos, vel Lemnifcos ex aceto ( dubito qui di fcorrezione ) fub cute per foramina trajicies. Non fece mente qui quel gran Critico, che Panni e Lemnifci altro non fono, che la noítra Tafia. Cornelio Celio, vivente a’tempi di Tiberio Imperadore, Lìnamenta e Lemnifcos chiamò le fila, che fi mettono nelle ferite. E Columella col nome Pannorum difegnò lo iteffo, perchè Panni erano appellati i pezzi di tela di Lino logorata. Poi c’infegia effo Menagio, che dall’italiano Tafia fi formò Tanfia, Tanta, e finalmente Tente de’Franzefi. Tutte immaginazioni. In Firenze è in ufo il nome di Tenta per lignificare Specillum, o fia un ferro fottile per conofcere la profondità delle ferite. Però Tenta vien da Tentare -, e può nafcere fofpetto, che Tafia nel iignificato medefimo fof-fe venuto da Taflare, qual fia la larghezza della ferita, e fe v’abbia nel fondo materia da cavar fuori -, perciocché, ficcome fcriffe il Chirurgo Tagaulzio, fi adoperarono le Talle, quum vulnera funt amplianda, vel detergendo., vel quum aliquid ex eorum fundo vacuandum e fi. Tattera. Se crediamo al Menagio, quello nome vuol fignificare un Male vercjognofo &c. dalla fomiglianza, che ha co i Datteri, appellati in Greco e Latino Daclylì-, e però di là venne Tattera. Che gran fognatore l Che da qualche Autore per burla fia (tato così nominato quel Male, a nulla ferve . Quel che è certo , la comune Lingua d’Italia non dà cotal fignificato a Tattera, nè con tal fenfo è rapportata nel Vocabolario della Crufca . Nè mai da i Datteri potè effo nome difcendere . Io non ne so l’ origine. Noto ne è bensì il fignificato preffo i Popoli d’Italia, chiamando noi Tattere le Robe, o fia i Mobìli di poco valore, quali fogliono effere quei de5 Poveri. Curiofa cofa è, che tal voce fi truova anche nella Lingua Ingle-fe , cioè Tatter fignificante lo iteffo che Tattera. Qual di quelle Nazioni l’abbia imparata dall’altra, chi sa dirmelo ? Forfè amendue l’hanno ap-prefa dalle antiche Lingue dei Settentrione. Tazza. Cyathus, Poculum . Dal Greco Platys, che fignifica Largo , con quella maravigliofa fcala la deduffe il Menagio : Platus , Piata, Plataffus ( elegante paffaggio ! ) Plataffa, Taffa, Tazza. Baie fon quelle . Sgarbatamente ancora il Ferrari pensò di dedurla dalla voce Tefiacea. Nella Lingua