Trentesimaquarta: 305 interpoliti, o dubbio!!, rimafti a noi dell’antichitàGià indicai nella Par. II. del Tomo I. Rer. Iial. quanti Diplomi manifeilamente fuppoili inferif-fe nella fua Cronica il Monaco di San Vincenzo del Volturno , e in quali apparivano fegni di fede incerta; iìccome ancora moiirai in altre Carte della Cronica di Farfa nella Par. II. del Tomo II. Rer. hai. Affai più di fienili falle merci iì contengono nell’Italia Sacra, perchè non ebbe l’Ughelli ballante cognizione di Critica, o non usò la convenevol diligenza per diilinguere le vere dalle fralle memorie. Fra quelle le ne truovano tali, che alia prima occhiata fe ne lcuopre l’impollura : cotanto s’allontanano le formoìe d’effe dallo ilile, e da’coilumi delle peifone e de i tempi , e combattono contro 1 monumenti delia Storia indubitata. Alla claffe di quelli finti documenti s ha da riferire il Decreto di Vitel-liano, o iìa Vitaliano Papa, dallo lleffo (Jghelli pubblicato nel Tomo I. nel Catalogo de'Velcovi di Ferrara, dove il Pontefice vien rappre-fentato come ìllitutore del Vefcovato Ferrarefe , e dove egli coll; tu:ice Marino per Governatore di quella Città , col confenfo ancora dell’ Im-peradore. Quivi fi leggono elpreffe le Leggi, colle quali s’ha in avvenire da reggere la Città di Ferrara. Così mfipida e inetta comparifce ivi la farragine delle cole e parole , che tollo traluce l’ignoranza e fimpli-cità del Falfario . Maraviglia è, che quella nobil Città non abbia fe non Documenti falli per moitrare 1’ origine ed antichità fua. E fe follerò antichi, e la Chieia Romana fi loffe mai lervita d’ effi per provare l’antico fuo dominio in quelle parti, fi farebbe certo mal appoggiata. Un altro Documento ho io prodotto Ipettante ad efia Città , e tratto da i MSti di Pellegrino Prifciano, cioè una Bolla finta di Adriano I. Papa, con cui coilituii’ce Vefcovo di Ferrara Giovanni Cardinale della fanta Chie-fa Pvomana . Effa è data Pontificatus Domni nofin Adriani Stimmi Pon-tificis & unive faLs Papce in Apofitolani Anno Nono, Domno nofiro Carolo Imperatore Augufio Anno Temo , die Nono Menfis ¡Aaruì , Indizione Decima. 11 folo vedere, che non s’accorda con gli Anni di Papa Adriarao , e 1' effere noto ad ogni Erudito,che a’tempi d’ effo Papa non fu mai Car- lo Magno Imperadore : fenz’altra ricerca, fa tollo intendere la finzione . Altri limili Documenti ha quella Chiefa , che non importa riferire. Perchè, e quindo'li fabbricaffero Carte tali, fi può conietturare che feguiffe, allorché fi moveva qualche controverfia , nè fi trovavano titoli e memorie per folleriere il punto, o perchè perdute, o perchè non mai fcritte. Sappiamo, che fra Adriano JV. Papa, e Federigo I. Augullo nell’Anno 1159. fi Svegliarono liti intorno al dominio di Ferrara. Per attellato di Radevico Lib. il. Cap. 30 de Gefi. Friderici , chiedeva il Pontefice, ut fibi poffefiiones Eccleßcc Romance refiituerentur, & tributa F errarice , Majpz, Ficoroh &c. In quella occafione non illimo io, che fi adoperaffero quelle Carte illegittime, perchè non mancavano titoli e pergamene migliori alla Diff. hai. Tom. II. V Chie-