VENTESIMA NO NA. r 5 fìt Lo ileffo è narrato da Ottone Vefcovo di Fri finga nella Cronica colle leguenti .parole : Quumque ex moie. Regio nuptias Inghnheim celebrar et , onine Balatronum & Hiflnonum colle giù m , quod, ut affolet, eo confluxerat, racuum abtre permijit, pa.upenbufque ea , qua: membris Diaboli Jubtraxerat, large dijlrìbun. Ne parla ancora Ermanno Cotratto all’Anno 1043. nella più copiofa edizione di quella Cronica. Le quali notizie ci guidano a conofcere, che non già nel Secolo XI. ma anche ne’precedenti abbondava la razza di quelli Giocolieri , che tutti accorrevano alle folenni funzioni de' Principi , e ne riportavano gran copia di regali. Anche Rigor-do de gefl. P/ul. Aug. all’Anno 1185. atteila, che coiloro in Francia fi vedevano in Curiis Regum & Prineipum , ut ab eis aurum , argcntum , equos, feu vefles exiorquerent . Così i Genovefi , come abbiamo da i loro Annali Tom. VI. Rer. hai. dopo avere nel 1227. foggiogati i Sa-Refi , ed altri ribelli, mira hi lem Curiam tenuerunt, in qua innumerabilia in-dumentorum paria a Potevate, & aliis Nobilibus & honorabdibus viris fut-runt Joculaionbus , qui de Lombardia, Provincia , Tufcia, & aliis parttbus ad ipfam Cuàam convenerant , laudabiluer erogata , & convivía niaqna fida. Andò pofcia all’ eccedo quella ufanza . Perciocché come narrano molti Storici nell’Anno 1300. furono celebrate le Nozze di Galeazzo Vifcon-ts, e Beatrice Ellenfe , con tanta magnificenza e prodigalità, che di llupore fi riempì tutta la Lombardia. Odali il folo Guglielmo Ventura, Autore contemporaneo, nella Cronica d’Aili Tom. XI. Rer. hai. che così fcrive : Admirabiles nuptìx pro ea Mediolani faclce funt, ad quas invitati fuerunt omnes Lombardi -r & ibi data juerunt Joculatonbus piufquam Jqgtem milita pannorum bonorum. Anche nelle giunte alla Storia de’ Cortuiì Lib. V. Cap. 6. fi veggono defcrìtte le Nozze di Marfilio da Carrara nell’ Anno 1335. Tunc Verone? fit Curia generalis &c. Nec deerat Hifìrionum. at-que 9oculatorum maxima copia &c. Fa da funt hafìiludia , jofìrce, tornería, & alia qucecumque virilia atque nobili a, qua fenfu hommum excogitan potue-runt. (¿uce quidcm decem diebus durante Curia non ceffarunt . Et Marfilius de Canaria Dominabus Paduanis multa jocalia condonavit , & Joculatori-t us multas vefles : qui bus deficientibus aurum & argemum pro fupplemento largiius efl. Pero’ comprendiamo , che per uno de’ principali pregi di quelle Corti bandite veniva confiderata la grande abbondanza dei Giocolieri, talché ie ne prendeva nota, e quanto maggiore ne era il numero, fi riputava più folenne e più magnifico lo Spettacolo. L’Aurore delia Cronica di Celena Tom. XIV. Rer. hai. all’Anno 1324. ci fa fapere , che in Rimini da i Malateili Principi tenuta fu un'infigne Corte, a cui concorsero ornnes potentes de Tujcia, Marchia , Romandiola, & fere tota Lombardia &c. Fuit etiam multitudo Hflrionuni circa Mille quingeruos & ultra. Si può cometturare ancora, che non mancailero a tali fede, quei che da