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machhmì, vós ìnveniant imparato!, nohilitatem tuam monenìut, & exhortamur atten tìus, per Apoftolica ficripta pra.ipiendo mandwes , quantinus fi ditti Pifani Sardiniam ingredi attentarmi , tu ipfis una cJA~ Atagnatibus Sardinia totis viribui refifiere non omittas : De terra vero üalitari *"am tenes ’ nuHwn cum Pifani, vel aliti , fine nofiro fpeciali mandato contra-Cium *•:'e Pr<efu,nas • Il Muratori mideiìmo conicità negli Annali ( an. 12.37. ) in oecaiione j- irterire il giuramento di fedeltà di tre di quei quattro Giudicati a Gregorio IX. che brano antiche le ragioni della Chiefa Romana fi'opra li Sardegna. Onde non bifogria l’ervirii de' Diplomi , e delle autorità fofpette per dare un* altra faccia alla certa e legittima lignoria delia Chiefa . Altrimenti s’infegna male agl’ ineruditi, e li confondono gli eruditi.
  (?) pag- 1 11. Fermandoli qui il Lettore , potrebbe agevolmente credere che Adriano I. avef-fe tutta la fede a quella manifefta impoitura. Ma profeguendo a leggere, troverà la ipie-gazìone della fentenza : Ecce novus Chrifiianijjtmus Bei Conftantinus Imperator hts temporibus fi'urrexit, per quem omnia Deus S. fina Eie lefia B. Apoftolorum Prmcipis Petri largni aigna-tus efi. Sed & tuntta alia , qua per diverfios Imperatore? , 1 atricios etiam, ¿r altos Deum timentes pro eorum anima mercede , ¿r ' venia deltttorum in partibus Inficia , Spoleto , feu Lene vento atque Corfica fimul ¿r Sabinenfi Patrimonio, B. Petro Apofiolo, fianttaque Dei Apo-fiolica Roman Eiclefi concejfia fiunt, & per nefiandam gentem Langotìardorum per annonari fpatia abfiulta atque ablata Junt, vefiris temporibus refiituantur. Unde & plures donationes in Sacro nofiro Scrinio Lateranenfi recónditas habemus ; tamen & pro fiattsfiacìione Lhnfiiantjjìmi Regni vefiri per jam fiat os viros ad demonfirandum eas vobis dir ex ¡mus , Et pro hoc peti mus eximiam Fnecellentiam vefitram, ut in integro ipfia Patrimonia B. Petro & nobis refiituere ju-beatis. De’ Patrimoni dunque li parla non della faifa Donazione di'Cofèantino . Vedali la Prefazione alla prima parte di quello tomo; e le note alla Diilertaz. 69■ del tom. III. li Baronio, citato qui appreifo, all’anno 1191. (Lnum. 53. & fieqq. ) dimoltra effere impoitura
lo	fteifo Diploma d’ Ottone III. Il Goldalto lo riporta ( Confiit. Imp. tom. 1. pag. zié ) e R. Satz. II. Th. p. 5. in Tedefco. Anche il Lonigo due volte lo riferilce con farvi un titolo a modo fuo. Il tutto è chiaro nella Prefaz. predetta .
  (ó) pag. 314. Anzi d’ordine e confenfo loro dagl’Impp. furono flefi i Diplomi: poiché nulla facevano gli Augufti fenza averlo prima concertato , e ftabilito co’ Romani Pontefici , come ho dimoftrato ad evidenza nell’Appendice al Dominio Tempor. ( pag. zjy. ). Vedi la Prefazione citata .
  (?) pag. 316. Lodò in principio della Difiertazione il dottìjjìmo P. D. Gotiifiredo Abate Gotv-tticenfie: ma qui moftra di non aver letta 1’Opera che loda: perciocché quell’Autore (Tom, 1. lib. z.p. 8j. ) parla così: communi or etiam in ficribendo liquor fiuit atramentum-, licet etiam ob majorem Regite Majefiatis fiplendorem 5 aureum liquorem adhibitum fuijfie reperiamus, quo non aliqux fiolummodo , vel capitales tantum in Diplomatibus literce , fied ìntegra etiam Diplomata perficripta fuere. Indi con relHmonianze di buoni Autori, e in fpecie d’ Heinecio teftimonio di vii'ta , adduce efempj di sì fatri Diplomi d’ Ottone I. d’Ottone II. S. Arrigo, Federigo Barbaroffa, e Corrado III. Re di Germania . Perciò l’autorità di Paolo Diacono Scrittoi- contemporaneo; quella d’Anaiìafìo Bibliotecario (fiett. 161. ), potendo da loro ef-ferfi avuto fotto gli occhj 1’ originale ; e 1’ altra d’ Ermanno Contratto ( an. 707. ) preifo il Canifio, ci afficurano, che non è da dubitare del Diploma .
  (S)	pag. 341. Nel luogo accennato dall’ Autore , egli medefimo lì fonda nella raccolta de’ Sigilli del Mufeo Mufeiliano fatta già dall’ 111. Francesco Bianchini .Quefta comincia da Pao-
lo	I. creato Pontefice 1’ anno 757. e avendo l’ifcrizione greca, fa dubitare ^ dell’ identità ; nondimeno all’ Autore balìa per deludere le opinioni degli Autori citati , che danno o troppo alta origine, o troppo baila a’figilli Pontifici. Ma i?o. anni prima di Paolo ne porta uno di Santo Deusdedit nella illuftrazione Doniana il ChiariiTimo Sign. Propoiìo Gori , e ne pof-lìede uno d’Onorio I. il Rmo P. Baldini , che lo comunicò al pubblico nell edizione Romana delle vite de’Pontefici attribuite ad Anaftafio ( to. iv. pag. ip. ), quale accredita quello di S. Deusdedit ; mentre non è che undici anni diñante da Onorio . Epoca certa niu-110 finora l’ha Habilita, ne è poflibile di farlo.
  (9)	pag. 349. Leggenda affli notabile; perchè diftrtigge l’opinione dell’Autore negli Annali ( a», ino. ) , ove pretende , che Ottone IV. invafor degli Stati di S. Chiefa validamente, e d’ accordo col Papa, invefiiife Azzo VI. Con molta accortezza egli pone in forfè, fe
il	Si-