TrENTESIMÀTERZA; 193 Fogg'a. Modus, Ratio. Cosi fpiegano queflo vocabolo gli Accademici della Crufca. Si fa innanzi il Menagio, e dice: Da Facies, Facia, Foccia, Foggia. O piitttofìo da Fabrica , Fa urie ia, Fauci a, Foggia. Difficile è il trovare un Sognator più felice ed ardito . Quanto vagliano fi-mili Etimologie non ha bifogno il faggio Lettore, eh’ io lo dica. Inclino a credere , che ila voce Franzefe, portata in Tofcana da i Mercatanti ( giacché i Lombardi non l’ufano ne’loro Dialetti ) cioè Forge , fi-gnificante la Fucina ; e Forger lignificante Fabbricare, Inventare. La dura voce di Forgia l'avranno cangiata i Tofcani in Foggia, Quelle che oggidì noi chiamiamo Mode o Invenzioni nuove a!’ abiti , drappi, e orna-menti, mi figuro io , che folTero una volta appellate Forges da i Franze-iì, e da i Tofcani Foggie, come un panno di nuova o dijujata Forgia, cioè Fabbrica od Invenzione. Avran detto Foggiai Tofcani. Quella mia con-iettura vien corroborata dal verbo Foggiare, una volta ufato da’Tofcani per Fabbricare, Formare. In Giovanni Villani queilo verbo fi truova. Folla . Confluxus hominum , Turba. Dopo Scaligero pensò il Menagio difeefa quella voce da Fui lo Fullonis , onde Follare, Denfare pannuni . Lodevole Etimologia. Contuttociò bada, che antichiiTima voce della Lingua Germanica è Full, Fol, Pieno, e Fulle , Abbondanza, Pienezza. Indi Fullen , Empiere. Di là parimente ufcì l’Inglefe Full. Puoffi però formare fondata opinione, che da quel vocabolo Tedefco veniffe l'italiano e Spagnuolo Folla , e il Franzefe Foule , vedendo noi, che egualmente fi dice la Piena , e la Folla dei Popolo, o della gente. De i Follatori molto parlò il Salmafio, ma non apparifee , ch’eifi ( come poco fa diifi alla voce Danzare ) calcaifero i panni co’piedi per affoltarli. Il proprio lor meiliere fu di purgare, pulire , e pettinare i panni . Tuttavia il Franzefe FouUr , e il noilro Affollare fembrano indicare procedente da Follatori la voce Folla, giacché aache diciamo la Preffa e la Calca del Popolo per la Folla del Popolo, Folle. Stultus, Fatuus. Dal Greco Phaulos il Monofini e il Voffio ili-mano derivata quella voce. Dal Latino Follis, Mantice, il Menagio, ma con poca verifimiglianza . Quanto a me , allorché la Germanica Lingua ci lomminiilra qualche lua antica voce uniforme di lettere e di fignifx-cato alle noftre, non originate dal Latino: più colà, che alla Grecia ili-mo che s’abbia a ricorrere per le Etimologie Italiane. Imperciocché i Goti, i Longobardi, i Franchi, e i Tedeichi, col fignoreggiare in Italia hanno qua portato non poche delle loro parole. Ha dunque la Germanica Lingua Faul, fignificante un uomo da nulla , infenfato, languido, e corrotto . Gl’Italiani tralTero metaforicamente tal voce all’uomo di gua-fia e languida mente, e privo, per così dire, di cervello, come qui fet-to dirò di Matto. Anche la Lingua Franzefe ha Fol Folle ; e l’Inglefe Foul : voci tutte derivanti dal Tedefco Faul. L’Hichefio parimente av- Dtff. Lai. Tom. IL N ver-