6oo Due Francie [24.v-.19] dichiarazione di guerra, hanno luogo grandi dimostrazioni francesi in favore dell’Italia. 24 Maggio. Anniversario della nostra entrata in guerra. Dimostrazioni in tutta Italia. Doveva aver luogo un grande comizio in Roma all’Augusteo, oratore Gabriele d’Annunzio; ma data l’effervescenza degli animi, Orlando l’ha vietato. L’ambasciatore d’America, Nelson Page, ha minacciato di rompere le relazioni diplomatiche se d’Annunzio fosse ancora lasciato parlare in pubblico, dopo gli insulti che il 4 corrente ha scagliato a Wilson e alla sua consorte. Sono anzi vietati tutti i pubblici comizi. La Camera e il Senato francesi hanno votato entusiasticamente due mozioni di indissolubile unione all’Italia, di fratellanza fra i due Paesi. Ma quanta diversità fra le parole e i fatti! E i fatti provano che esistono due Francie: una sempre pronta a tendere le braccia alla sorella latina, e l’altra che costante-mente respinge ogni solidarietà con l’Italia. Disgraziatamente è la seconda che comanda. Ancora tutta la mattinata in casa di Wilson. Argomenti delle discussioni dei Quattro sono la Saar, la politica verso la Russia, le commissioni di controllo, Danzica, le clausole economiche pel trattato coll’Austria, le modifiche per quello colla Germania, il trattato colla Bulgaria. Circa la politica degli alleati verso la Russia, nel pomeriggio è stato approvato il testo di un telegramma all’ammiraglio Kolciak, il quale, come altri generali su diverse fronti, combatte contro i bolscevichi. In tale dispaccio gli alleati e l’associato assicurano piena assistenza agli eserciti bianchi se i loro capi si impegneranno a stabilire in Russia un governo liberale e civile. Barzilai è ritornato ieri. Ieri ha avuto luogo un lungo colloquio fra Guglielmo Marconi e Wilson. Marconi mi dice che ne ha riportato una cattiva impressione. Wilson