Quarantesima*pr ima: 409 Ma finalmente dichiamo qualche cofa de’fuddetti Sopranomi , l’origine veramente de’quali s’ha da prendere, non già da i Secoli di mezzo, ma da gli ileffi più antichi. Supernomina e Supranomìna furono anche detti una volta . In una Carta della Cronica Cafaurienfe all’ Anno 1049. li truova OBoberto , qui Supranomen Fratello vocatur. In una Carta autentica dell’Archivio de’Canonici di Modena, fcritta Regnante Domito Berengarius, gratta Dei Imperator hic in Italia , Anno Tertio, de Mnife Augufio, per Inficio ne Sexta, fi legge: que obtinet per Cartulam ofifer-fionis de Lamperto filius quondam Leonardi, qui fupernominatur Cavinfac-'co. In un’altra Carta del medefimo Archivio dell’Anno 843, fi legge: Confiat, me Garipenus filius quondam A ri p aldi, qui fupernominatur Incedimele, avitator de Formigine (yc. Tali Sopranomi furono anche appellati Prccnomina, come apparifce da un’altra Caria dell’Archivio del Comune di Modena, fcritta nel 1214. a cui fi fottofcrive Tedericus, Prcenomi-ne Ragaoius , [acri Palata Notarius . Anzi anche ne’ tempi de gli antichi Romani fi truovano ficuri documenti di tale ufanza. Notiffimo è il riferito da Suetonio nella Vita di Vitellio Cap. 18. Cui, die’ egli, Tolofaz nato Cognomen in pueritia Becco fiuerat: idvalet gallinacei rofirum ; perchè dòvea avere il nafo adunco o lungo a guifa di un gallo. £ qui fi oiTer-vi, che Becco non era voce Latina, ma 0 dell’antica Lingua Italica, o pure della Celtica, adoperata per Sopranome di quel tale. Di nuovo il medefimo Suetonio nella Vita di Caligola Cap. 9. fcrive : Caligola Cognomen Cafìrenfi joco traxit , quia manipulario habitu inter milites educaba-tur, perchè ulava le ileffe Scarpe, che i più baili foldati. Colla parola di Cognomen gli antichi difegnarono quello, che noi chiamiamo Sopra-nome . Nè differentemente s’ha da fpiegare tal voce predò Gregorio Tu-ronenfe , che in moki luoghi di quello vocabolo fi ferve nel medefimo fentimento .-Nel Lib. IV. Cap. 26. della Storia nomina Auflrigildem Co-gnomento Bobilam. Nel Lib. VII. Cap. 3. Vedafiem Cognomento Ayonem . fralafcio altri paflì. Così in una tavola di marmo efiftente in Roma * rapportata dal Cardinal Baronio all’Anno di Crifto 531. dal Noris, Olfte-nio , Pagi, ed altri, fi legge un’ Ifcrizione porta Anno iterum pofi Con-fulatum Lampadi & Oreflis, cioè nell’Anno 532. SALBO ( cioè Salvo ) PAPA N. ( no (irò ) IOHANNE COGNOMENTO MERCVRIO . Cioè Giovanni II. Papa oltre al proprio Nome, portava il Sopranome di Mercurio . Che anche fotto i Re Longobardi fi praticaffe lo ileflo , pof-fiamo raccoglierlo da uno Strumento dell’Anno 761. ch’io vidi nell’Ar-chivio dell’infigne Moniilero dì Santa Giulia di Brefcia, dove compa-rifee Mauremftus, qui Bavorcuius nuncupatur, il quale concede il fito per un Acquedotto ad Anfilberga Badeffa di quel facro Luogo . Talmente è radicata ne’Popoli quella antichiiiìma confuetudine d‘ Diff. hai. Tom. Il G g 3 im-