VENT ESIMANO N A. 13 •ufo, ma folamente con Cavalli fciolti, o pur guidati da qualche Ragazzo , efTendo rariftimo quello delle carrette . Un premio lì deftinava a 1 vincitori , per lo più confidente in molte braccia di tela di ieta, o di panno di lana , ma di prezzo non vulgare : onde poi nacque il chiamar queftò Giuoco correre il PaIìo , o correre il Palio . Che fe Palio non li proponeva, quflche altro dono fi foleva efporre . Truovafi ufa-ta nel Secolo XIII. la Corfa de i Cavalli: fe prima, altri lo cercheià. Ne gli Statuti antichi del Popolo di (Ferrara , MSti nella Biblioteca E-ilenfe , ali’ Anno 1279. fu ordinato Lib. II. Rubr. 116. Ut in Fejlo Beati Georgii equi cumini ad Palliarti , & Porchetam ^ & Galluni . Ecco tre Premj . Nella Rubr. 117. del medefimo Libro fi legge : Ut in Ftfio Sanclce Marèe de Augufto in Civitait (olatìum habeatur . Potejlas, qui prò tempore juer'u, leneaiur oclo diebus ante diem dicìi Fefit fare voluntatem hominum majoris Confi Li de fedendo equos currere ad Bravium in diclo Fe-fio , fcilicet ad unùm Kuncinum, Ancipitrem ( cioè Acùpitrem : che COSÌ ufavano di ditegli Scrittori barbarici ) & duos Bracos, cioè due cani da caccia. Nello Statuto MSto del Popolo di Modena all’Anno 1327. Libro II. Rub. 27. fu decretato: Ut in Fefio Sancii Michaelis Equi cur-rant ad Scarletum fex bracchia de Scarleto , & ad Porchetam , 6’ Gallum fecundum confuetudinem : dai che fi fcorge , che non fu-allora inventato quello -divertimento, ma che folamente fe ne confermò la confuetudi-ne . Anche i Bologneiì , per teftimonianza de gli Annali da me pubblicati nel l'om. XVili. Rer. hai. e del Ghirardacci all’Anno 1281. determinarono, che nel dì 24. di Agollo., Fella di San Battolomeo, fi correfie al Palio con Cavalli, e che il ptemio folle un Cavallo ben addobbato, uno Sparviere, e una Porchetta . Scrive Scipione Ammirato il vecchio nel Lib. I. della Storia Fiorentina,«che fu rapportata un’infi-gne vittoria da i Romani *centra di Radagaifo ile de i Goti in Tofca-na nell’Anno di Crifto 407. ( anzi nel 405. ) e che a perpetua memoria di quel fortunato giorno , fu iftituiro nel dì 8. di Ottobre la corfa d«- Cavalli : il qual coflame, dic’egli., è durato fino al prefenie. Quando l’Ammirato non ci rechi qualche buon mallevadore di tanta antichità di quella funzione, abbia pazienza , fe qui non gli fi prefterà fede. Solamente molti Secoli dopo quel fatto tergo io, che fi tornafie ad tifare il correre al Palio . Certo è, che qualche profpero avvenimento quali Tempre diede occafione a queft^ pubblico foìlazzo nelle Città d’ita-ha . Felicemente fu nell’Anno 1256. tolta di mano all’empio Etcelmo la Città di Padova ; e però nell’ Anno fulTeguente quella Repubblica formò un Decreto, di folennizzar da lì innanzi quel felice giorno con gran Fella , e divota Procellìone , e col corfo de’Cavalli, a’ quali fi proporrebbero per premio duodecim brachia Scharleù, & unus Spanvtnus , cu-jus prtuum non excedat fummam Soldo rum fex a vinta , & ducs Chiroiheca , B 4 come #