Trentesimasettima: 389 fiori a’tempi di Lodovico Pio Augufto, al Gap. 44. fi dicono fabbricati da lui duo IIoJpitali a , l'uno ad receptionem Epifcopotum , & Co-mitutn, atque Abbatum , Jìve cunciorum adventantium ; e l’altro, in quo Pauperes , & Dcbiles , Cacci, & Claudi, Jìve aliarum debilitatum fubnixi, & lndigentes multi rwtperentur. Oltre a ciò ne’Borghi delle Città fi coilumò di fondare Spedali. In quefta maniera fi provvide a i Pellegrini, che colti dalla notte non potendo entrare nella Città , ed obbligati a refiar di fuori, non patinerò per difetto di Ofterie e pubblici Alberghi. In una Carta del Moniftero di Polirone dell’Anno 1119. fi fa menzione Hojpitalis, quod bonce memorici Conutijja Matildis conjìruxit in Juburba.no Mantuce , Jitum juxta Pertam , quce dicitur de Hofpitali . Di fimili Spedali che uno ne foffe ne’ Borghi di Modena, fi vedrà qui fotto . Ora io ne truovo uno , pofto in fuburbio Portee Ticinenfis di Milano , la cura di cui fu raccomandata da San Caldino Arcivescovo a i Canonici di Santo Euftorgio, la Chiefa de’quali fu poi data ai Frati Predicatori nell’Anno 1217. come s’ha da Galvano Fiamma nel Manip. Fior. Tom. XI. Rer. Ital. intorno a che fi può ver dere il Puricelli nella DiiTert. della Bafilica Nazariana . Di quello Spedale fi parla in una Bolla di Milone Arcivefcovo di Milano dell’Anno 1194. dicendoli ivi , quod prcedictus Dominus Rubaldus Hofpitale ad honorem Dei3 & Pauperum J,ujlentationem in Suburbio Portee Ticìnenjìs conjliuclum . E ben volentieri accettavano i Monaci e Canonici quefta cura de’ Luoghi pii , sì perchè meritavano coll’ efercizio della Carità Ciiiliana , come ancora perchè il fopravanzo delle fpefe tornava in loro profitto. Lupo Abbate di Ferriere in Francia nel Secolo Nono cesi fcriveva al Re Lottario nell’ Epift. XI. Cellam Sancii Jodori, quam Magnus Carolus quondam Alcuino ad eleemofynam exhibendam Peregrinis commijerat, beatee memori(e Pater vejler nobis ea ratione concejjit, ut quod elcemofynce fuperejj'et, in nojlrum ufum cederei. E quello baili de i pii Ofpizj una volta fondati in fuffidio de’Pellegrini . Non è sì facile il trovar nella Storia e nelle memorie de gli antichi Secoli menzione de’ Spedali , illituiti per raccogliere i Fanciulli efpofti o da incerti o da inumani Genitori. Come offervai nel mio Trattato della Carità Criftiana, per una Legge pubblicata da Coftantino il Grande , chiunque accoglieva e nutriva un Fanciullo abbandonato, vi acquiftava fopra un diritto tale, che poteva ritenerlo Jìve filium, Jìve fervum, omni reperitionis inquietudine Jublata . Ma Giuftiniano I. Augnilo nella L. San-cimus Cod. de infaniibus expojìt. liberò quelli Fanciulli dalla condizione de’Servi. Tuttavia in Francia, dove non furono accettate le Leggi di Giuftiniano, durò la prima confuetudine , nè so dire ciò che fi praticale in Italia fotto i Re .Longobardi e Franchi. Di fopra noi vedemmo mentovati in Oriente da effo Giuftiniano Brephotrophia, cioè Luoghi pii, do- Dijf. Ital. Tom. II. B b 3 ve fi