Quarantesima. 443 Che fe defideri altri Epitaffi di fìmil fòrta, vedi gli Analetti del P. Ma-billone , gli Annali di Treveri del Browero , Frodoardo nella Vita di San Colombano, e Rosvitha Monaca celebre nel Poema de Geflis Oddonum, e prefÌo il Canifìo e Surio 1’ Epitaffio di San Gebeardo Vefcovo di Co-llanza, morto nell’Anno 996. Fra l’Opere ancora di.San Fulbertoiì truo-vano Ritmi colle Rime. E Landolfo Seniore Storico Milanefe circa 1* Anno 1075. nel Lib. I. Tomo IV." Rer. hai. ha anch’egli un Ritmo, la cui prima ftrofa è di quefto tenore: Jefu Chrifle , Jplendor Patris , via, veritas, & vita, Omnium Redemtor pie, cunttorum aquitas-, Univerfos qui te qucerunt , tua replet Caritas . Nel primo veri© s’ ha da leggere vita & veritas. Il medeiìmo Landolfo poi nel Lib. II. Cap. 16. riferifce Cantilenam, cioè una Canzone e Ritmo fu-per Jiatum Regis Alberti. Tengo io per fermo, che quella fi cantafTe , dappoiché circa l’Anno 962. da Ottone il Grande fu cacciato dal Regno d’Italia Adalberto figlio di Berengario . Ecco i primi verfì: Te A ¡berte decet nemus , Et Ottonem matiet decus . Pro infamia JValperti Te deiet alga Regni . Pro Regina nunc Latina Utere jam nunc Marina. Pro Regali Sceptro noflro Fruere jam navis rojìro'&c. Contemporaneo di Landolfo fu Bénzone falfo Vefcovo d’Alba, il quale principalmente fi dilettò