Trentesimàterza. 199 nel Cap. 235. Manip. Fior. Tom. XI. Rer. /tal. Queila Società, com’ egli iteiTo fcriiTe nel precedente Cap. 233. erat qucedam Congregano No-bilium Juvenum. Il Du Cange per aver trovato nel Concilio Turonenfe dell’Anno 1236. Clericos RibaJdos, maxime qui Goliardi nuncupamur ( truo-vafi poi tal denominazione in altri Autori de’Secoli fuileguenti ) fcriiTe così: Hinc Itali Gagliardo, nojlri Gaillard , hauferunt indubie. Potea quel dot-tiffimo uomo rilparmiare quell’indubie. Prima di que’Cherici Goliardi fi uiavano in Italia Gagliardo o Gaiardo. Oltre di che pare, che Goliardo fignificaife più tolto un Buffone o Giocoliere, che un uomo Robuito. Vedi il Martene Tom. IV. pag. 727. Thefaur. Nov. Anecdot. Ripeto, che tuttavia a me fembra incerta o ignota l’origine di quefta voce. Gaio. Hilaris , Alacer. Lodovico Caitelvetro dal Greco Kalos, l’A leandro , e il Menagiov dal Latino Cajus , o Gajus , derivano il noftro Ga- io , perchè Cajus a gaudio patrum fu detto. Aggiugne il Menagio , che il Latino Cajus venne dal Greco Gajos, originato dal difufato ligni- ficante Gaudeo. Si può lodare quella Etimologia. Ciò non oitante ricordo, che , ficcome olfervò il Chiariilimo Leibnizio, fi truova Gahun preflb Otfrido, antichiiììmo Poeta Germanico, lignificante lo iteifo, che il no-itro Gaio . Perciò dar fi potè, che più tolto a noi venifle dalla Germania Gaio , e in Francia Gay, e in Fiandra Gau. Tuttavia i Saffoni dicono Gau. Penfate voi, che ne’Secoli barbarici il Popolo fapea, che il Latino Cajus lignificava Allegrerà? Non v’era allora tanta Erudizione. Pochi anche fapevano quello ailrufo lignificato a’tempi di Augufto. Galea o Galera. Triremis, genus navigli. Non poco affaticati fi fono per trovar l’origine di queila voce il Cailelvetro, Giufeppe Scaligero, il Covaruvia, il Voilìo , il Menagio, ed altri. Nulla di certo a mio credere ha alcun d’eifi prodotto. Forfè la Lingua Arabica l’ha a noi infe-gnata , trovandoli Chalaia in eifa col lignificato di Navis magna . In oltre ha Chalion, Navis magna, ducla nautarum impulju & remigio. Sembra di là venuto il noilro , e lo Spagnuolo Galeone . Ne gli Atti di Santo Eralmo Vefcovo al dì 2. di Luglio fi fa menzione nell’ Anno 1300. de quo* dam Gallono Provincialium. Dopo i Greci e Latini nella Nautica rinomati, furono gli Arabi, e Io sa pur troppo la Criilianità: laonde da loro potrebbe eifere venuto il nome di Galea. Ma nel Teforo delle mie antiche Ifcrizioni una ne ho rapportato, in cui fi legge: PHALLAEVS GYBER. DE GALEAT. PlERIS. Può queila indicare, che Galea è nome di lunga mano più antico di quel che fi crede . E quando fia così, gli Arabi 1’ avranno imparato da noi. Galoppo, Galoppare. Sì dice d’un Cavallo che corre, ma moderata-mente. Il Salmafio, feguitato poi dal Menagio, traile queila parola dal Greco Kulpan o Kalpa^ein , che fignifica Correre. Non fi dovea il Salma-fio attribuire queila {coperta, perchè prima di lui fu accennata dai Bu- N 4 deo,