Trentesimaquinta. 341 enim Literam non recolo me vidi fé antiquiorem Bulla Alexandri Papa Se-cundi ; In quidusdam enim Monafitervs antiquis P rivi le già quamplura Caroli Maqnì Regis Francia & Augufli vidi integra. In quibusdam non appendun-tur Sigilla per corrimani vel fila, ficut hodie ; fed fint ajfixa Literis, tenenti a. Chartam amplexam ex utraque parte cum bona qitantitate cera , Nunc aurem Imperator utititr Bulla aurea -, mimo Imperatores Romanorum, uti & Gra-corum , Vtriusque enim Literas tenui , aurea Bulla fignatas vidi . Sed his non utuntur ante Coronaùonem , (icut nec edam Papa fua Bulla . Dicit enim Petrus Blefenfis , quod ex plumbo Papali nafcitur aurum , & qui onerati aura Romanam intrant Curiam , plumbo exeunt onerati interdum &c. Imperciocché certa cofa è , che elìdono Lettere di Romani Pontefici, munite dì Bolla di Piombo avanti Papa Aledandro IL come può vederi! nel fine di queda DilTertazione (8). Nè fi dee afcoltare Domenico Rinaldi preiTo Leone Allazio Lib. I. Cap. 6. de perpetuo confenfu Occid. & Orient. Ec-clef. allorché fcrive, trovarli confervata nell’ Archivio della Chiefa di Arezzo Lettera di Silvellro I. Papa, portante Bolla di piomba-, ed altre limili di Leone I. e Gregorio Magno cudodite in Cartello Sant’ Angelo . Metto fra’ fogni quede magnifiche afferzioni. Ho io veduto l’Archivio Epi-fcopale di Arezzo, nè v’ ho trovato di tali gioie; e lo dedo s’ha da dire del Romano . Quanto a gl’Imperadori, hanno già avvertito il Fre-ero , il Mabillone, il Baluzio, l’Heineccio , ed altri Eruditi, trovarli de i loro Diplomi , benché Tariffimi, da’ quali pende la Bolla di piombo. Quel che è più, Pietro Diacono nel Lib. IV. Cap. 109. della Cronica Ca-finenfe rammenta Pracepta magnorum Imperatorum Caroli , Ludoyci , Pip-pini, Carlomanni, Lodoyci, Ugonis &c. cera, Plumbo aureisque Sigillis fi-gnata, qua Cafinenfi Monafie.no fecerant. Vedi la precedente DifTertazio-ne , dove ho recato un Diploma di Guido Augudo , e un altro di Ottone III. Imperadore nella Differt. VII. amendue con Bolla di piombo. Altrove ancora ho commemorato Diplomi, da’quali pendeva una cordicella , indizio di fimil Bolla una volta elìdente. Contuttociò aggiungo, che comparendo Privilegi de gli antichi Re od Imperadori , ornati di quede Bolle di piombo, anzi que’pochi ancora , che veggonfi mentovati da gli antichi Scrittori, s’hanno da accogliere con molta circofpe-zione. Di Sigilli di cera quafi feirspre fi fervirono Carlo Magno, e i fuoi SucceiTori . Ben parecchi di quelli lor Sigilli ho io veduto ne gli Archivi d Italia. Che talvolta ancora ne ufadero d’oro, non fi può negare. Nella Cronica di Farfa Par. II. del Tom. II. Rer. hai. è fcritto, che Hdeprando Monaco fcellerato di quel Monidero , portò via Sigilla duo de auro, qua miferunt Carolus & Pippinus filius ejus in uno Pracepto. Alia Sigilla duo de auro, qua Guido & Lambertus Lmperatores miferunt in alio Pracepto, quodfecerunt. Anche Leone Odienfe rammenta novera pracepta. imperatorum aurea Bulla bullaia. Un altro Codice addotto da Angelo (8) Pedi le /¡nnotcfni'tú in fine del Tomo. Y 1 della Diff. hai. Tom. LI. *