16 Dissertazione la parte delira moilrava il rollo , la finiflra il giallo , come moftrerò nella Dillèrtaz. XXX11I. alla voce Bi^arro . Rella tuttavia velligio di tal coilume in Milano ne’Serventi del Comune, e ne tanno fede anche le pitture de’Secoli XIV. e XV. E di qui a mio credere nacque il nome di Divifa ( oggidì diciamo Livrea ) perchè fi ufava di dividere le vedi in guifa che T una parte rapprefentava un colore, e 1’ altra un altro. Nella Vita di Santa Francefca Romana ne gli Aiti de’Santi del Bollando al dì 9. di Marzo Viiìone 30, fi legge : Pulcherrimz Divifa ejl color albus & rubeus . Nelle Annotazioni quella voce è fpiegata così: Idefl Par-litio. Ite:n Modus & Eleclio , ut fcribunt Academici Fiorentini. Ma nient’ altro fu Divifa , che Livrea ^ e però fi dicea Vefii divifate , Panni divifa-ti, cioè di doppio colore . Altri efempj della magnificenza de’ nollri Maggiori fi potrebbero aggiugnere ; ma a me è ballato di pubblicare V Ordine e magnificenza eie 1 Magiftrad Romani nel tempo , che la Corte del Papa flava in Avignone, cioè nel Secolo XIV. in accogliere i Principi o pure i Legati Pontifizj . Tratto è quello Racconto dall’ ìncomparabil Biblioteca Vaticana. Oltre a gli Spettacoli profani, ci furono una volta anche i Religiofì, nè pure incogniti a’ nollri tempi. Se n’è parlato di fopra . Aggiungo ora, che è da vedere Falcone Beneventano Tom. V. Ber. Lai. pag. 94. dove riferifee la Traslazione de’ facri corpi di Marziano, Doro ec. celebrata in Benevento nel 1119. Così nell’ Anno 1336. per atteftato di Galvano Fiamma de Reb. gefl. A\oms Vicecom. Tom. XII. Rer. hai. fu illituita in Milano una particolar forma di lolen-nizzare la Fella dell’ Epifania. Fuerunt, fenv’ egli, coronati tres Reges in equis magnis , vallati Domicellis , vefLd Vana cum fomariis multrs , & familia magna nimìs. Et fuit Stella aurea dijcurrens per aera, quez prcecede-hat ijlos tres Reges. Et pervenerunt ad columnas Sancii i aurentu , ubi erat Re.x Herodes efjìgiatus curn Scribis & Sapientibus . Et vi fi funt interrogare Reg ern Uerodem &c. Qjio cu dito ifli tres Reges coronati aureis coronis , tenentes in manibus fcyphos aureos cum auro , thure „ & myrrha , presiedente. Stella per aera , cum fomariis , mirabili famula;u clangentibus tubis , & buccinis prcseuntibus, Simili: , Babuynis, & diverfìs qenenbus animalium, cum mirabili populorum tnmultu , pervenerunt ad Ecclcfiam Sancii Eufìorgu.. Ubi in latere Altaris majoris erat Prcefepium cum bove & afino , & in Prccjc-pio erat Chnflus parvulus in braclnis Virgìnis Matris . Et ifli Reges obtu-lerunt Chrìflo munera. Deinde vifi funt dormire , & Angelus alatus eis di-xit, quod non redirent per contratam Sancii Laurentii, fed per Portam Ro-manam: quod & factum fuit. Et fuit tantus concurfus Populi, & Militum, & Domin&rum , & Clericorum, quod numquam fimihs vifus fuit. Con che pio Spettacolo il Popolo di Modena accogliere Beifo , ottimo Duca loro e de’ Ferrateli, allorché quello Principe venne a quella Città nel 1452. ila fc. ritto nella Storia di Fra Giovanni Minorità Tom. XX. Rer. Lai.