184 Dissertazione ufato. Nè fe ne fa menzione nel Leflìco di Suida della prima edizione, fatta da Emilio Porto. E nel Leffico Greco-Latino di Cirillo, e di Fi-loffeno lì vide, che Cultts è preio per voce Latina, e detta in Greco Procìos. Che pofcia in fatti fi a Latina, e che il volgo de gli antichi Latini fe ne ferviffe, benché ne’Leflìci iì foglia ommettere: baila vedere la cloaca di Marziale, dove più volte quefta voce fa la fua comparfa . Curato. Parochus. Per la Figura Apocope giudicò il Ferrari nato Cu-ratus da Curator. Anzi foggiugne il Menagio, Curatus fu ufato per Curatore come Diclaius per Diclaior. Lite da nulla. Ognun comprende, che dalla Cura dell’Anime a i Parrochi venne la denommazion di Curati*. D. Dado. Cubus. Teffera. Giocar a’ Dadi, Taxillorum Ludus, ed Alea ju-diciorum fi pretende da alcuni, che fofl'e lo lleflò. Ci fa fapere Adriano Turnebo, che Datus fi mutò in /Wo. Del medefimo parere è il Menagio. Ma il Du-Cange pensò, eifere originato il Dé Franzefe da Judicium Dei, detto perciò volgarmente le jeu de Dé. Tengano effi le loro opinioni. A me fembra più verifimile, che gli Arabi portaifero in Italia e Spagna quello Giuoco e nome -, giacché la lor Lingua ha Daddon o Dadda per lignificar effo Giuoco, ficcome ne fan fede il Gollio. Dannare. Choreas deducere. Noi diciamo anche Ballare. Così Dan^a, Chorea, Ballo. Fu d’avvifo il Salmaiio , feguitato poi dal Menagio, che tal voce venifle dal Latino Denfare, more Fullonum , qui dum vefiimenta cogerem & denfarent, faltabani. Ma chi infegnò al Salmaiio, che gli antichi Follatori per follare i panni fi ferviffero de’piedi, e non più tollo di Bailoni ? A buon conto le vecchie memorie atteilano , che San Jacopo Minore uno de gli Apoiloli, Fulloms fuße fu privato di vita. Per me tengo , che la Lingua Germanica abbia a noi dato Dannare e Dan» %a, fua propria voce elfendo TariBallo ; e Tarnten , Ballare, per tra-lafciare molte altre parole compoile. Che il T. facilmente fi muti in D. e il D. in T. è affai noto. Di là anche il Danfir de’ Franzefi, e il to Dance de gl* Inglefi, e preffo gli Spagnuoli Dar^a per Ballo. Anche nell’antica Lingua d’Islanda, come dimoilra l’Hichefio nel Tomo I. delle Lingue Settentrionali, Dans lignifica Ballo. Dardo. Verutum. Coloro, che con varie ilrane tnetamorfofi vollero trarre dallo ileiio Verutum la parola Dardo ( e furono il Ferrari, e il Menagio ) pare che fi burlaffero di noi. Hanno anche i Franzefi Dard, gl’Inglefi Darty e gli Spagnuoli Dardo. Nel Gloffano del Boxornio fra le antichiffime voci Celtiche comparifce anche Dart. Però finché venga di meglio addotto, fi può fondatamente credere, che di qualche Nazione Settentrionale ne’Secoli antichi folle propria la voce Dan, o Dardo,