470 Dissertazione imporre Sopranomi alla gente , che dura tuttavia vigorofa predo alcuni Popoli d’Italia. Nella Città di Modena oggidì ne fon rariifimi gli efem-pli , e così in altre; ma nelle Ville ne è frequente l’ufo, e talvolta più è conofciuro un Ruftico dal Sopranome, che dal Nome e Cognome. Lo praticano anche nella milizia i Franzefi. Sembra, che anticamente per neceffità di diftinzione fi aggiugneffe il Sopranome; ma ne’fuiTeguenti Secoli, ed anche nel noftro , più fovente la malvagità de gli uomini, e un genio maligno , cominciò a caricarne or quello, or quello , a fuo piacimento, e contro il volere altrui, con prendere più piede talvolta il Sopraname, che il Nome del Battefimo. Moltiffimi fe ne truovano de gli onefti e de i tollerabili ; non pochi nondimeno hanno fentore di bia-limo . Se gli antichi Longobardi, finché durò il Regno loro , di quelli poco lodevoli, e talvolta ingiuriofi, livaleflèro, non l’ho potuto fcopri-re. Sorto gl’Imperadori Carolini, e più fpeiTo fotto i Re fuifeguenti , truovo che erano in ufo. Due efempli ne ho recato. II primo, tratto dall’Archivio dell’antichiffimo Moniftero di San Zenone di Verona, ci pre-fenta neli’Anno 905. Johannem quemdam, cui alio nomine Bracca cuna vo-citabatur, reo di delitto di lefa maeftà. Avendone il Fifco prefi tutti i fuoi Beni, il Re Berengario ne dona una Corticella al Moniftero fuddetto. Così in una Carta dei Moniftero del Volturno Par. II. del Tomo 1. Rer. Ital. fcritta nell’Anno 968. fi legge: Johannes, cujus Suprano-men vocatur Gualacere . In un’altra dell’ Anno 98 i. Johannes , qui Supra-nomen Walatcheri vocatur, per tacer d’altri. Così in una Carta di Audi-berto Abbate Veronefe dell’Anne 945. riferita da me nella Differt. XXXI. è mentovato‘Lupo , Suplainpunio nominatus, cioè Soppia , o Soffia in pugno , fe pur non fu Suppa-in-pugno. Anche Sergio IV. Papa prima del Pontificato aveva il nome di Pietro, e il Sopranome di Oi-Porci, Boc-cq di Porco. Ho-io prodotto una ricerca fatta circa 1’Anno 1046. di alcuni.diritti del Moniftero Lucchefe di San Ponziano , avendo così ordinato Dux & Marchio Bonifcuius Tedaldi filius. Fra coloro , che fi fatto-fcrivono, fi legge Albo ni Pane-vetero interfuit. Tali Sopranomi nondimeno fi poflbno chiamar fiori in paragon di quelli, che dopo il Mille fi truovano ufati . Allora fi cominciò ad udire Pela-vicinus Marchio, Mala-fpina Marchio , Mal-mvothe, Bucca-badata , Caga-pìflus , Tignofus, Rana-cotta , Manigoldus, Embriacus , Ruba-Conte , Ruba-CafteUiis, JLandulphus Caronia ( cioè Carogna ), Gua^o, Tafia Guadami , Mangìatroja , Mala-branca, Mala-gonella , Conradus Mufca in-cervel- io , Landas Daius Diabolo , Robertus Pan-de-Miìius , S canna-S orice, Scan-na-beccum, Pan-di-Segala , Caput A fini: il qual Nome ho veduto in una Carta Modenefe dell’Anno 1160. Lo fteffo Nome, o per dir meglio Sopranome, fu pollo, per teftimonianza di Orderico Vitale Lib. 8. Hfi. ad un certo l’ol da co prx magnitudine capitis, & congerie capillorum. Impero c-