jio Dissertazione di Teodofio, ed incoraggi va ciafcuno a fpogliare i Modenefi colla forra armata dell’ antichilfimo poifelfo di più Terre fituate di là da Scoltenna, ficcome paefe attribuito a Bologna, da quel ridicolofo pezzo di Carta, a cui l’ignoranza d’allora non fapeva che rifpondere. Pertanto formato fu un Decreto da quel Popolo , ed anche maeilofamente incifo in marmo, per cui erano tenuti i nuovi Podellà a giurare di portar l’armi contro a’Modenefi, finché riufciffe loro di reilituire alla Repubblica Fel-iinea il diftretto fino al fopradetto Fiume. Pofcia nell’Anno 1271. fi diede all’armi per effettuare quello iniquo difegno. Ma perciocché la fazione de’ Geremei amica de’ Modenefi vi fi oppofe, fu atterrato quel marmo, e abolito l’ingiufto Decreto. Per tal cagione l’odio interno e le vecchie nemicizie fra i Lambertacci e i Geremei vennero crefcendo con tal furore, che nel 1274. feguì fra loro una guerra civile, e furono forzati i Lambertacci a metterli in falvo colla fuga. Per quella rivolu-zion di cofe, la quale coilò non lieve fpargimento di fangue, e l’elìlio di tanti Cittadini, di qua venne il principio della declinazione della potenza Bolognefe. E perciocché mancarono qui al Ghìrardacci, e ad altri Storici molte notizie, convien ricorrere al Sigonio, che ne’Libri de Regno Italia trattò più copiofamente gli avvenimenti di que’tempi. O-dafi ora un Autore contemporaneo, cioè Ricobaldo, la cui Cronica pubblicai nel Tom. IX. Rer. Ital. Anno, die’egli, Chriftì MCCLXXII. feditio magna Bononice , quum una partium fecundum Decretum fuum, quoi in petra fcripferant, exercitum vellent ducere in Mutinenfes &c. & altera per-tìnaciter prohiberet: obtinuit tamdem pars Hieremiarum , & egit, ut petra illa, qux Decretum continebat, de muro evulfa confrigeretur omnino. Ma che di grazia conteneva quel Decreto? Ecco la memoria, che tuttavia fe ne conferva nell’antico Regsilro in carta pecorina della Repubblica Modenefe, le cui parole fon le feguenti: Reperitur in Libro Refor-matto num Domini Bertholi quondam Dominici, Noiarii ad Reformationes Conjiliorum Communis Bononice in primis fex Menjìbus regimitus Domini Luchini de Gatiluxiis Potejìatis Bononidi & Ymolce, in hunc moàum Jub Anno Domini Millejìmo ducentejlmo JeptuageJimo Jecundo Indiclione XV. In nomine Domini. Amen. CONSILIUM INFRASCRIPTORUM SAP1ENTUM , VIDELICET DOM. LIBERTINI UGHETI DOCT. LEGVM, DOM. BONRE-CUPRI &c. DOM. BONROMEI DOCTOR1S LEGUM , HaBI-TUM ET DECRETUM IN PALATIO COMMUNIS BONONLE IN CAMERA DOMINI UGHETI DE GATTELUXÌIS POTES-TATIS BONONLE, DIE MARTIS XXVI. APR1LIS SUPER EO, VIDELICET: CUM IN QUADAM REFORMaTIONE SEU OR-DIN ATIONE POPULI, NATA EX PRIVILEGIO D. IMPERATORE THEODOXU, OCCASIONE TERRITQRII ET TERRA- RUM