iSt Dissertazione Percutió, levatone Per. Da Cutio, fecondochè poco innanzi dicemmo, Cutiare, Colare, cioè Percuotere col corno o colla fronte, come fanno i Tori e Montoni. Crollare. Succutere , Commovere, e /¿»co Movere. Dal Greco Kruein , lignificante Pulfare , il Nicozio e il Monoiini filmarono doverli ricavar quella voce. Ma differente è il lignificato di Crollare. Molto meno li può dedurre da Succutere, come immaginò il*Ferrari con adoperar quella sì llravagante fcala: Succuteret Succujfare, Scojjare, Scrollare. Viene bensì Scoffa e Scojfare da Succutere, ma non mai da Scrollare. I Mode-neli dicono Squamare; e quello viene dal Latino Quaffare. Truovaii qui, contro il fuo collume, intrigato il Menagio. Nè pur io so recare cofa , che appaghi. Contuttociò chieggo licenza per proporre, fe mai dal verbo Curro i noilri antichi avellerò formato la voce Currulo per denotare Corro alquanto j e per dire: Quefia cofa non ifìà ^ferma, diceifero : ifiud Currulat. Da Currulare farebbe C urlare , Crullare , Crollare, intranlìtiva-mente adoperato. Dante nel Canto V. del Purgat. Sia come Torre ferma, che non Creila. Si farà poi ufato Crollare tranfitivamente e in attivo per Commuovere, Scuotere. Nella Vita di Santa Zita al dì 16. d’Aprile Ac7. Sancì. Cap. 6. fi legge : Ipfe muìtoties videbat eam Grolantem caput. 11 P. Papebro-chio nelle Note fcrive : Grollare Teutonibus Grollen , Francis Grouler, Sub-murmurare & inconòitum quid voce ac geflis prceferre : a Grol, quod Teutonibus femifatuum figni ficai. Non arrivò quel dottiifimo Fiammingo a intendere quella voce, perchè non s’avvide, che Grollare era fcritto in vece di Crollare il capo. Nella Storia Romana, da me pubblicata in quell’ Opera, li legge: dagli ancora un Crullo, come li diceva nel Dialetto Romano: la qual parola s accolla anche più a Currulo. Indovini meglio chi può. Crufca. Furfur. \oce de i Tofcani, è nome di cofa vile, ma fatto illuilre da i dottiffimi Fiorentini, che fondarono l’Accademia della Crufca, e continuano con fomma lode ad illullrare la Lingua Italiana. Dall’ antico Teutonico Cruis, ufato tuttavia da i Fiamminghi, penfd il Menagio, che tal voce lìa a noi venuta. Ciò ch’egli aggiugne dicendo, che nell’ Angiò e in Normandia lì chiama Gruau la Farina della vena , con citar anche il Du-Cange alla voce Grueilum, nulla ha qui che fare. Si tratta qui non di farina, ma del Latino Furfur. Anche il Furetiere nel Vocabolario Franzefe parlando d* Gruau fcrive: Ce mot vieni de Grutel-lum diminuiif de Grutum. Les Italiens difent Crufca, & les Flamands Gratte . Ma la Crufca de’Tofcani non vuol dire Farina. Finalmente dice il Menagio, che da Gruis fi formò Grufcus, Grufi us, Grufa, Crufca. U-dfamo anche il Ferrari, che da Ce/nere deduce Cretum , G-eium, Cru-