Trentesimaterza; 2.73 dee tacere, avere i Modenefi un lor verbo , cioè JDifennare i Fanciulli, cioè concedere loro tutto quel che vogliono , quafichè tanta indulgenza li tragga Di Senno. Senjale . Proxeneta. Ridicola ( mi ila permeilo il dirlo ) è Fopinion del Ferrari, che deriva tal voce o da Xenialis, o dalla Fiera eli Venezia dell '/¡feerica, detta ivi la Senfa . Dalla Lingua Arabica acquietarono gl’italiani quello vocabolo mercantile col gran commerzio , che aveano una volta co’ Saraceni. Simfaron appellano effi Amicorum Concilia:*orem, cioè Proxenetam. Di là Sinfar, Sin/ale , e Senfale. In vece di Senfale dicono i Saneii Senfaro , che più s’avvicina al fonte Arabico. Sentinella. Vigdice, Excubicc . Certamente da Sentire per Afcoltare nacque tal voce , come fcriffe il Menagio. Anche ne’ tempi barbarici Ex-cubia furono chiamate Scaltee, e Scultatores. Ma come da Sentio ufcì Sentinella ? Ufarono i Laiini Seminare per Sacagere, fibtiliter periculurti virare , come c’infegna Fello, il quale cita un efempio di Cecilio. Crede il Voifio formato quello verbo da Sentio. E’ perciò da vedere, fe quindi avelie tratta la fua origine Sentinella. Quando poi ne’Vafcelli lì teneffe guardia alla Sentina (del che io nulla so ) di colà potrebbe effere venuto quello vocabolo . Sen^a . Sine. Prepofizione. Dallo ilelTo Sine il Menagio colle fue ideali fcale la dedulTe . Sine, Sines, Senes , Senfe,Senft, Sen^a. Il Ferrari da Sine edam . Da Abfentia il Cittadini. I notici vecchi differo anche San^a, che fembra venuto dal Franzefe Sans . Ma che il noftro Sen^a , e il Sans de’ Franzelì fieno tratti dal Latino Sine tuttavia lo ftimo cofa incerta . Serchio. Fiume, che feorre per la Garfagnana, Lucchefe , e Pifano . Aufer in Latino. Ne fo memoria, perchè fi vegga la llrana mutazion delie parole. Dallo ile ilo Aufer venne Serchio. Te ne ilupifci ? Vedi la DilTertaz. XIX, dove in una Carta Lucchefe dell’Anno 924.fi truova nominato il Fiume Auferculus, A ufere lo . Cadde V Au , e fecondo l’ufo della nollra Lingua Serculus fi cangiò in Serchio, come da Circulus, Cerchio &c. Seta. Sericum. Dal nome d’una Città di Spagna, nominata Setabis, pensò Giuftolo da Spoleti nato Seta nel fuo Poema Ce Serico. An^i, dice il Menagio, il contrario è vero-, perchè Setabis prefe il nome da Seta . E qui ci comanda di confultare il Bocharto Lib. 1. Cap. 35. de Pkenic. Coloniis, dov’ egli ftima dato il nome a quella Città dalle voci Ebraiche Sedbuts, Ìò e fi Stamine vel tela ByJJi , quee ibi texebatur. Silius Lib. 3. Setabis & telas Arabum fpreviffe fuperbas. Ma altro di là non fi può ricavare, fe non che in Setabì fi fabbricava una funtuofa tela di Lino , Il Byffo altro non fu che una preziofa ipecie Diff. Ical. Tom. II. S di