Quarantesima, 415 dolfo femore rtampata nel Tom. IV. Rer. Ltal. e ne i Paralipomeni dell’ Anonimo Salernitano Par. II. del Tomo II. Rer. hai. Sopra tutto fon da prezzare due Ritmi , sì perchè antichiflimi, e sì perchè utili alla Storia, l’uno de’quali in lode di Verona fu pubblicato dal (ùddetto P. Mabillone-ne gli Analetti', e l’altro in lode di Milano da me dato alla luce in erta Par. II. del Tomo II. Rerum Italìcaruvi. Amen-due furono comporti da un Veronefe Poeta Ritmico, o almen debbono la Vita a i Codici di Verona, onde ftirono eftratti. Doveva fperariì „che tanto il P. Mabillone che io ci foffimo con ciò guadagnata la grazia del Chiarirtimo Marchefe Scipione Maffei Veroneia ; ma -all’incontro non vi ritrovò egli fe non argomento di cenfurain una fua Differt. de Verjib. Rhyihmìc. ftampata nell’ Anno 1727. S’ha egli primieramente a male, per aver noi prodotto que’Ritmi, come fi truovano ne’MSti di Verona, cioè con gli errori, co’quali furono fcritti. Poi fa del romore, perchè fenza diftinguere i Verfi, gli abbiam pubblicati, come profa continuata, confervata lolamente la diftinzion delle Strofe. Sì fatti Monumenti, fcrive egli , non vanno Jlampati come l’ l'ferirlo ni, o cornei vecchi Strumenti, Jen-l