4io Dissertazione oiTervare, che quantunque la Metrica teneiTe il primato, e veniiTe approvata e commendata da tutti ¿ migliori: tuttavia non mai venne meno la Ritmica fra i Greci e Latini. Imperocché volendo l’ignorante volgo e i Rullici far da Poeta, nè avendo mai apprefo le regole della Metrica, feguitarono a formare i Verli come poteano; cioè contenti del Ritmo, fprezzarono il Metro, cioè le efatte Leggi delia Profedia, oiìèrvate dalla perfetta Poelia. Per altro con più larga lignificazione io veggo talvolta denotati i veriì Ritmici col nome di Metro, per trovarli in eflì qualche mifura di piedi e tempi. I primi ad introdurre la Ritmica Poeiia dopo i Greci,furoao i Rullici Latini, perchè loro coftume fu ne’tempi della meife e vendemia di rallegrarft, e di vicendevolmente regalarfi con ingiurie di parole, gareggiando con Verfi Ritmici, che furono anche appellati Fefcennini. Vien defcritto quello fatto da Orazio nel Lib. I. E-pili. I. con attribuirne l’origine Agricolis prifcis. Dice egli poi: Fefcennina per hunc inventa ( o più toilo invecìa ) iicentia morem, Verfibus alternis opprobria rufiica fuòit. Simile è il fentimento di Tibullo Lib. II. Eleg. 2. Agricola affiòuo Primum laffatus aratro Cantavit cerio rufiica verba piò e. Amche Livio nel Lib. VII. Hiflor. parlando de’Cantambanchi Etrufci, fcrive : Imitarì deinde eos Juventus fimul inconditis , inter fe jocularia fun-dentes, Verfibus cospere. Chiama egli Incondites que’ Verfi, ed Incomtos Vergilio Lib. II. Georg, perchè erano rozzi, nè procedevano fecondo le regole della Profodia. Saturnia eziandio fu detta quella forta di Verfi da Orazio, per edere (lata ufata a’tempi di Saturno. - Sic horriòus ille Defilixit numerus Saturnius -Numerus lo itelio è che Rhythmus. Seguita a dire quel Poeta & grave virus Munòitice pepultre. Seò in longum tamen xvum Manfrunt, hoòieque manent vefìigia ruris . Dal che s’intende, che tuttavia fra’Rullici viva li manteneva la Ritmica Poeiia. Però Servio Interprete di Virgilio al Lib. II. Georg, fpiegan-do Verfus jncomtos, fcriffe : Carminibus Saturnio Metro compofitis , qua ad Rhythmum JoLum Vulgares componere confueverunt . Ma da che i Verfì Fefcennini del Volgo e de’ Ruilici degenerarono in una troppo eforbi-tante Satira e maledicenza, dalle Leggi Romane ne fu moderata la licenza, di modo che erano folamente permeifi nelle Nozze e ne’Trionfi. Vedi il Ferrari Lib. 6. òe Veter. Acclam. Cap. 10. che ne reca e-fempj. Che anche nella declinazione del Romano Imperio il Popolo fi dilettale di fimili Ritmi, lo fa intendere Vopifc®nella Vita di Aureliano. Molto più quelli furono in voga fotto gli Auguili Criitiani, e maflì- ma-