Quarantesima. 417 vera mente e parole de gli Autori, ma le lor proprie immaginazioni > alle quali non hanno mai penfato gli antichi. Quella verità ce la fa toccar con mano lo ileifo Marchefe Maffei. Nel Ritmo pubblicato dal Mabillone fi legge quello verfo : Ah Oriente habet primum Märtyrern Stephanum. Secondo le fue conietture lo corregge e muta il MafTei in quell’ altra forma : Ab Oriente habet prìmum Protomanyrem Stephanum . Nè s’accorge di far doppiamente fallare con quella correzione 1’ Autore del Ritmo, facendogli dire, che Santo Stefano è primo primo Martire; e formando un verfo di fedici fillabe, quando ha da eifere di quindici. Però farebbe più convenevole il fupplire quel verfo fcrivendo : Ab Oriente habet prìmum nam Märtyrern Stephanum . Ma che dico io ? Noi facilmente operiamo da ciechi in voler correggere gli Scritti de’tempi barbarici, e fovente poffiamo ingannarci'in attribuire all’ignoranza e trafcuraggine de’ Copi ili que’ difetti, che vengono da gli ilelli Autori. Noi miriamo in quelli Ritmi trafcurate le leggi del verfo nel numero delle fillabe. Chi ci afficura, che abbia mancato più rollo il Copilla, che l’Autore? Truovanfi ivi de’verfi , che vanno di là dalla mifura. Praecurforem Baptifiam Johannem , 6’ Märtyrern Na^arium . Mammam , Andronicum, & Probum cum quadragìnta Martyribus . Temporibus Princìpum, Regum , Defiderit & Adelchis. Lalcio andar gli altri. Come può aver fallato qui il Copilla ? Una limile eforbitanza fi olTerva in un verfo dell’ Epitaffio di Pacifico Arcidiacono, che pure effo Marchefe copiò dal Marmo, cioè Septimo vicefima cetatis Anno Ccejaris Lotharìì . Pretende il Cenfore fuddetto, che s’abbia a fcrivere nel Ritmo Mabil-loniano Adelchiis ( io direi più tollo Äbelchii ) ed altrove Bapiifniium , e Ravennia. Chi l’ha mai aificurato, che gli antichi non finiflèro talvolta alcun verfo de i Ritmi con uno Spondeo ? Anche prelTo i migliori Poeti Talvolta qualche Efametro è terminato lenza Dattilo. Vopifco nella Vita di Aureliano riferifce un Ritmo militare, dove è quello verfo: Mille , mille , mille vivai , qui mille occidit . Quanto al Ritmo de Lauòibus Mediolani da me dato alla luce, fi lamenta il dottiffimo Cenfore , che iìa flato elio malamente traforino dall’ antico Codice Veronefe : parole , che vanno a ferire l’erudito Sig. Bartolomeo Campagnola, Cancelliere del Capitolo de’ Canonici di Verona, e Arciprete di Santa Cecilia, da cui fu copiato, e trasmeifo a me quell’ Opufcolo. Ma è da ilupire , come quello precipitofo Giudice butti là una fentenza lenza aver co’proprj occhi veduto il Codice MSto - Ma fi dirà , trovarfi de eli errori in tal Pvitmo. Ve n’ha anche nel Mabil- lonia-