Ventesimanona.	19
zioni di effo Carlo Magno, e de’ Tuoi Paladini. Di là potè nafcere la voce Ciarleria , di cui s’è fervito Fra Giacopone da Todi, uno de’più an-tichi Scrittori della Lingua Italiana, per lignificare racconti di cofe da nulla . Queilo medeiìmo vuol dire Ciarlare , cioè dar piacere al Popolo col cantar Fole, per trarre danaro con quello allettamento dalla borfa de gli uditori. Ciò mi rimette alla memoria quanto lcflì in un’Operet-ta MSra, efiilente nella Biblioteca Ambrofiana, comporta col titolo di Dialogus Veriiatis da Maffeo Vegio da Lodi, Autore celebre perla fua Erudizione nel Secolo XV. Ivi la difcorrono fra loro la Verità, e un Filofofo . Pretende ella di non poter trovar luogo fra i mortali; e in pruo-va di queilo rapporta quanto le è avvenuto apud Circulatores , Hifiriones , Alchim jlas , Philofophosy Judices , Negotiatoras &c. In altre mille maniere, ed anche con Kimedj fuperiliziofi que’Giuntatori ingannavano ne' vecchi tempi ( e nè pur s’è difmefì’o ne’noitri ) l’ignorante volgo. E qui è da udire Boncompagno Scrittore Italiano , il cui Libro MSto de Arte diSaminis, vien lodato dal Du-Cange nell’Appendice del Gloffario Latino . Vel ut Scurra ( fono le di lui parole ) toiam Italiam rigirarli cum Cantatoribus , & tamquam eximius Truclanorum fe fingit ejffe Medicum dociri• narum, ut fornicandi & adulterandi opportuni/aiem valeat invenire . Fiori Boncompagno , per tellimonianza d’effo Du-Cange , nel 1213. E però nou è da dubitare , che fia il medefimo, che fcriffe l’Operetta de obfidione An-conce, ch’io diedi alla luce Tom. VI. Rer. -Ital. dove trattai della fua Patria e de’ fuoi iludj. Proccurai pofcia di ottener copia del fuddetto Trattato de Arte diclaminis , confervato nella Reai Biblioteca di Parigi, nè lì trovò chi avelie' inrelligenza , o voleffe averla del difficil carattere di quel MSto. Ora i Tiu&dtfi commemorati da Boncompagno erano aneli5 effi Ciarlatani, che la volevano colla borfa del rozzo Popolo. Nè fola-mente con queilo nome erano difegnati i medicanti, giacché ii finge* vano Medici: meftiere anche oggidì praticato da alti i della loro fpecie. In Ifpagna il Buffone è chiamaro Truan o Truhan . Nelle Annotazioni alla Legge VI. di Ailolfo Re de’Longobardi, coll’ autorità di Papta Qra-matico, dilli , che Troclingi furono Joculatores . Tuttavia non è da (prezzare l’altra interpretazione da me jpropoila , cioè, che fotto nome di Trot-tinghi venivano 1 Paraninfi. Nella Lingua Tedefca Truthine fi prende per accompagnatore delle Nozze, o fia Paraninfo. Cesi nelle Chiofe Tede-fche pubblicate dall’Eccardo, il Paraninfo in Lingua antica Tedefca fi chiama Trutìngomo, e Truteboto.
   Ma forfè chiederai , fe gli antichi Secoli ebbero fra loro Giuochi anche delle Tragedie, o almeno delle Commedie. Veramente ne remoti Secoli barbarici io non ne trovo veftigio . Dopo il Secolo XI. ne comparisce alcuno , non ceffando io tuttavia di credere, che 1’Arte Comica de Latini non fi fia mai abolita sì fattamente, che ninn ufo ne re/la ile. Pero
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