78	Dissertazione
«eli’Anno 768. in tali reliquie dell’Antichità fi va fccsgendo il genio della Lingua Volgare in Tofcana . Scuoprefi lo iteflo anche nelle Carte Milaneiì dique’tempi, che fi confervano nell’iniìgne Archivio de’Ci-flercienfi di Santo Ambrofio. Contiene una di effe il Tefiamento fatto, Domno Excellenti([imo Karolo Rege in Italia , Chrifio propino , Anno Terno , Ottavo die Menfis Magi Indizione Quinta decima, cioè neh’Anno 777. in cui un certo Totone fabbrica uno Spedale per li Pellegrini ^ lanciandolo alla Bafilica di Satiro Ambrofio, e a Tommafo Arciveicovo di Milano. Fra quei, che fi fottoferivono , fi vede : Signum manus Garibaldi filio quondam Placito de Porta Argenta. Cioè nel Linguaggio Volgare era coitui appellato Ganbaldo figlio del quondam Placido da Porici Argenta. Così altrove fi truova da pan ; e nel notare i confini de’cam-pi da uno lato, uno capu , da mane, da fera, da duabus pariibus. E in un Diploma del Re Defiderio dell’Anno 772. Tomo li. del Bollario Cafin. leggiamo in carpeno graffo, in rovere arfa, ujque in alia rovere verde pcr-tufata. In una Memoria di Bertario Abbate Cafinenfe deli’Anno 884. accennata da Leone Oitienfe Lib. I. Cap*. 54. fi legge Foffatum de la vite; e in una Carta di Lucca dell’Anno 753. fi truova una Torre de auro fabricata. Uno Strumento del 1034. ha : In loco , ubi (lode-c/arda dici tur.
  Scrisse a me anche il P. D. Virginio Valfecchi Benedittino , Letterato Chiariffimo , d’avere offervata una Carta fcritta a’tempi del'Re Liutprando nell’Anno 730. dove fono le feguenti parole: Uno capite tenente in terra Chifoni, & in alium capite tenente in terra Ciulloni-, de uno latere corre via publica , & de alium latere efi temila Pifinuli plus mihus módiorum dita , & fiaffilo. In un’altra dell’ Anno 816. egli leffe : Avent in longo pertigas quatordice in transverjo, de uno capo pedes dece, de alio nove in traverjo .... de uno capo duas pldis, cinque de alio capo. In altra Carta del 1084. itile Pifano trovò: De rebus meis illis, qux viden-tur effe ine la Plebe di Radicata. Anche il celebre P. Abbate D. Guido Grandi mi fcriffe di avere offervato uno Strumento Attum Ari^o nell’ Anno 1013. Singno manibus Tarolfo fiho quondam Teudelafi, qui Teu^o fuit clamatus . Queito clamatus è 1’ Italiano Chiamato. E nel fine fi legge: prò fe fuferivere rogaverunt. In altra Carta del 1029. offervò quelte parole: In loco & finibus , ubi dicitur Civitate vetera . . . prope loco , qui dicitur a le Grotte . In altra del 1031. prope loco , qui nominatur ad la Hivoha . In altra del 1047. ln ^oco & finibus Selva longa , cum via andanti & regredienti cum capras & boves , & aliis befius carcaùs, & irte arcati s . Tralafcio altre limili efpreffioni fpettanti al Secolo XI. per additarne una, che fi legge nel precedente X. cioè in una Carta del Mo-niilero della Cava , ferina nell’ Anno 994. in cui Giovanni e Guaimario Princìpi di Salerno donano Beni al Moniitero di San Magno. Fra gli altri rottami delia Lingua Volgare è fpezialmente offervabile il nominarli San-