i86 Minaccia di crisi ministeriale [16.X.18] troscena, né l’incombente minaccia di crisi ministeriale. Alle 17,30 Orlando mi fa chiamare e mi chiede notizia dell’andamento agricolo e delle prospettive del nuovo raccolto. Egli non ha fiducia nel ministro dell’agricoltura. Si discute il prò e il contro della missione in America; gli dimostro che posso essere più utile a Roma e in Europa. Alle 19,30 vengono da me il collega dei trasporti Villa e poi il senatore Francesco Ruffini. Sono entrambi informati della probabilità della crisi e temono l’avvento di Nitti al potere. Di tutto ciò nulla traspare al pubblico, tanto che il consolidato 5°/0 ha toccato oggi la massima quota di 92. Dai giornali sembra minacci una crisi ministeriale in Germania, perché è stata pubblicata una lettera scritta nel gennaio da Max del Baden al principe Hohenlohe, nella quale la mozione per la pace votata dal Reichstag nel luglio 1917 è definita «l’orribile prodotto della paura e della canicola berlinese ». Mutano i saggi. Orlando ha lanciato all’America un messaggio pel Columbus day. Si è festeggiata negli Stati Uniti la « giornata dell’Italia », con successo anche più caloroso di quello delle giornate dedicate alle altre nazioni alleate. 16 Ottobre. Lunga conferenza col mio direttore generale Morandi circa lo stato delle semine, rivelato deficiente dalle risposte delle commissioni di requisizione al mio telegramma del 13. Il ministero dell’agricoltura non funziona, con grave pericolo di tutti i futuri raccolti. Sono sorte serie difficoltà circa l’applicazione del decreto del latte e lo sospendo telegraficamente. Ho un colloquio col collega Ciuffelli, ministro del commercio, circa le iniziative dell’americano Lubin per gli studi di statistica internazionale dell’agricoltura.