Q U A R A N T E S I M A P RIM A, 461 Lorenzo, eletto circa l'Anno di Crifto 500. a quella Cattedra , ed inferirlo nella Genealogia della nobil Cafa Litta , i’enza poter provar ciò con documento alcuno dell’antichità. Così preffo il P. Celerino Scrittore della Storia di Bergamo, feguitato poi dall’Ughelli, noi troviamo Tachipaldo Vefcovo di quella Città nell’Anno 811. attribuito alla Cafa Cafligliona-, Garibaldo alla Calepia nell’ 867. Adelberto alla Caromala nell’ Anno 885. Tralafcio gli altri Vefcovi, pretefi d’altre limili nobili Famiglie non con più valevol titolo di quello, ch’ebbero alcuni Modeneiì di chiamare San Geminiano Patrono della noiìra Città , difcendente dalla Cafa Rajcarina nell’ Anno 397. in cui egli terminò la carriera del Tuo vivere fulla terra : la qual prerogativa non ofarono di levargli il Sillin-gardi , T Ughelli , ed altri. Ma qui vien chiedendo taluno : fe ne’Secoli rozzi privi furono di Cognomi gl’italiani , e baftò loro il folo Nome, come poi fi diftingueva l’uno dall’altro portante lo fteiìo Nome ; e come potèdariì, che talora non fofie prefa una perfona per altra ? Come fcrive Santo Agoftino Cap. 13. Lib.pojl. Collai. ad Donatiflas : pièna efl confuetudo generis humaniìitt non folum duo , fed edam plures homines uno Nomine vodtentur. Ma a’ tempi di quel Santo erano in ufo i Prenomi e Cognomi , che diftingue-vano le perfone : il che mancò ai Secoli barbarici. In Modena per ef-fervi una volta più uomini appellati’Giovanni Ferrari , fuccedevano talvolta errori. Io fteflb ( mi fi perdoni ) cominciai da giovane a praticar due Nomi, non per ambizione, ma perchè c’ era un altro del medefimo Nome e Cognome . Che dovea dunque avvenire in que’ tempi , ne’ quali nè pure il Cognome diftingueva l’uno dall’ altro, o per dir meglio l’una Famiglia dall’altra ; e più perfone, come fi può credere, portavano lo ftefio Nome ? Non fi può in vero negare, che quefto coftume de’vecchs Secoli lafciaffe a i pofteri di molte tenebre: del che fpezialmente s’accorgono e dolgono le nobili private Famiglie, allorché vanno in traccia de’ioro Maggiori nelle memorie de gli antichi tempi . Per quella ragione appunto non poiTono le più delle Cafe Nobili private fcoprire ne’ fu-periori Secoli i lor Progenitori , quando la Signoria di qualche Luogo non li diftingua da gli altri, e moftri la congiunzion di effi coi pofteri. Ma che diifì de’pofteri? Vivendo ancora effi, ei lor figli, dovette fuc-cedere non lieve confufione per la mancanza di tali Cognomi.- Acciocché il Lettore fe ne poiTa meglio accertare, ho i^ prodotte due antiche Memorie, ricavate dall’antichiflìmo Sacramentario MSto di San Grego-tio, fcritto , per quanto io vo credendo, circa il principio del Secolo Decimo, e forfè prima, ed efiftente nell’ Archivio del Capitolo de’Cano-nici di Modena. Ivi dunque nel margine de* fogli a^giunYo fi legge il Catalogo di coloro , che circa l’Anno 980. aveano iftituita come una Confraternità per mantenere la Luminaria, della Cattedrale di Modena. Di queita